In poche parole

Credit suisse, orgoglio del mondo bancario elvetico!

Credit Suisse, già al centro di controversie per aver custodito conti legati a gerarchi nazisti, è nuovamente coinvolta in un caso di evasione fiscale.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha reso noto che l’istituto, acquisito da UBS nel 2023 per evitare il fallimento, ha riconosciuto di aver favorito clienti americani benestanti nell’elusione del fisco tra il 2010 e il 2021, occultando oltre 4 miliardi di dollari in almeno 475 conti offshore con sede a Singapore.
In un’intesa raggiunta nel 2014 la banca si impegnava a porre fine a simili pratiche. Tuttavia, in quegli stessi anni, Credit Suisse avrebbe continuato a sfruttare il segreto bancario svizzero, ricorrendo perfino a documenti falsi e donazioni simulate. UBS ha concordato il pagamento di 511 milioni di dollari per archiviare il procedimento.
Rimane però in corso un’indagine separata sulla presunta implicazione dell’istituto nella gestione di conti legati al regime nazista, un dossier riaperto dopo l’acquisizione da parte di UBS. Di che andare orgogliosi!

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