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Quella che segue è una breve testimonianza sulle difficoltà finanziarie che caratterizzano la quotidianità di noi giovani studenti. Evidentemente, i fattori che influenzano la situazione personale di un giovane studente sono molteplici. Il mio caso, pur non essendo particolarmente problematico, mostra come il percorso scolastico di un giovane studente possa cozzare con difficoltà finanziarie rilevanti, che spesso finiscono per comprometterne lo stesso futuro professionale e sociale.

 

Dopo aver concluso le scuole medie superiori, ho deciso di continuare gli studi. Mi sono quindi iscritto all’Università della Svizzera Italiana (USI). La scelta di studiare in Ticino è stata prevalentemente condizionata da questioni finanziarie: faccio parte di quel 75% di studenti svizzeri che affiancano l’attività lavorativa allo studio. Infatti, tasse universitarie, libri, abbonamento del treno e pasti fuori casa, sono coperti con i proventi di lavori svolti sull’arco dell’anno scolastico, spesso sacrificando i mesi estivi, il tempo di preparazione agli esami e l’orario scolastico. Come per molti studenti ticinesi dunque, la mia attività lavorativa non serve solo ad  assicurarmi un’ entrata per pagarmi le spese personali e gli svaghi, ma finanazia interamente i miei studi. Sono figlio di un’impiegata e non potendo contare su alcun aiuto da parte di mio padre (la mia è una famiglia monoparentale) posso contare solo su di un salario per vivere. Le spese di base per un anno scolastico comprendono: 2’000 franchi di tassa universitaria semestrale; 980 franchi per l’abbonamento arcobaleno ; 500 franchi per libri e materiale scolastico e 1’350 franchi per i pasti fuori casa. Quest’ultima cifra, che riguarda 135 giorni scolastici, è calcolata su una media di 10 franchi a pasto, prezzo medio per un pasto alla mensa dell’USI, caffè escluso. Evidentemente, tale cifra può gonfiarsi ulteriormente se calcoliamo i pasti di chi, durante i periodi di preparazione agli esami, si reca alla biblioteca universitaria a studiare. Se sommiamo tutte queste spese, abbiamo un costo annuo per la formazione di circa 7’000-7’500 franchi, 21’000-22’500 per l’intera formazione triennale. Se a questo dato aggiungiamo l’aumento del costo generale della vita per le famiglie (affitti e cassa malati su tutti), il trend negativo degli aiuti allo studio erogati dal cantone e i costi per l’AVS, capiamo come sia sempre più difficile per uno studente accedere all’Università. Inoltre, tutte queste spese con le quali i giovani sono confrontati possono compromettere altre attività d’interesse personale. Infatti, la pratica di qualsiasi hobby o sport esige spesso una tassa sociale e l’investimento in materiale che ne permetta la pratica. Anche la cultura costa. Cinema, concerti ed eventi culturali di altro genere rappresentano un costo che può pesare in diversi modi. 

Il diritto allo studio, dunque, è sempre più messo in discussione e l’emarginazione sociale e culturale dei giovani è una realtà sempre più forte.

Per fronteggiare tutto questo è oggi più che mai necessario poter contare sulla gratuità dei trasporti pubblici per studenti e apprendisti, sull’accesso gratuito alle manifestazioni culturali per i giovani e sull’aumento del limite di reddito determinante al di sotto del quale scatta il diritto all’assegno di studio.

 

* Candidato MPS per il Gran Consiglio

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