Abbiamo chiesto ad alcune persone, che sappiamo seguono con attenzione e simpatia le nostre attività da molto tempo, di dirci, in poche righe, per quale ragione voteranno la lista MPS-PC il prossimo 10 aprile.
Come potete vedere si tratta di persone diverse per professione, età, domicilio.
Le pubblichiamo così come sono state scritte: brevi o lunghe, con la mente o con il cuore. Con la speranza che i loro argomenti possano convincere i lettori e le lettrici di Solidarietà che ancora non hanno deciso di sostenerci.
Franco Grasso, Locarno, operaio Officine FFS
Mi chiamo Franco Grasso; sono un operaio delle Officine di Bellinzona. Ho vissuto lo sciopero intensamente e sono ancora uno dello “zoccolo duro”, che continua a seguire con attenzione tutto cio’ che accade in merito alle Officine. Ritengo importante che persone che hanno lottato, pagando anche di persona, possano portare avanti le loro idee anche in seno alle istituzioni, non solo per la causa delle Officine, come la difesa del progetto per la realizzazione dell’ importante Polo Industriale; ma anche in ambito sociale, ed in altri ambiti, è necesario agire per una giustizia che non sia ingiusta ! “Ci stanno uccidendo il pensiero!” (R.Vecchioni)
Anita Testa-Mader, Sorengo, psicologa e ricercatrice
In tanti anni di attività con le donne, come femminista mi sono convinta che il miglior metodo per crescere insieme sia quello di abbinare alle riflessioni la partecipazione diretta a movimenti, azioni, manifestazioni. La riflessione collettiva perché aiuta a capire e condividere, la partecipazione attiva perché risponde al desiderio di prendere in mano in prima persona la propria vita e crea solidarietà e forza. E questo è uno degli aspetti che hanno reso così ricco lo sciopero delle donne di cui si “celebra” quest’anno il ventesimo, durante il quale abbiamo potuto discutere, confrontare le idee e gli obiettivi, accomunate dallo slogan “Se le donne vogliono tutto si ferma”.
Ma credo ciò sia vero anche per altri movimenti sociali, non solo per le donne e soprattutto non solo vent’anni fa: durante lo sciopero delle Officine di Bellinzona, l’attività di solidarietà svolta dai compagni e dalle compagne dell’MPS, fatta di presenza e sostegno in prima persona, di partecipazione alle discussioni e di diffusione dell’idea che sia necessario lottare collettivamente e non solo votare per ottenere dei cambiamenti, è un esempio concreto di ciò che per me significa fare politica. Anche perché ciò possa essere detto più ampiamente, voterò la lista.
Claudia Leu, casalinga
Perché votarvi? Semplice: rispecchiate i miei ideali e vi battete per una società più giusta e a misura d’uomo e non alla mercè del profitto ad ogni costo.
Salario minimo per tutti, equa distribuzione della ricchezza, ecc. sono temi ricorrenti, che noi della vera sinistra, ribadiremo sempre.
A volte c’è gente che ci dà del comunista, e lo dice come se fosse la più grave delle offese; ma, d’altronde, cosa ci sipuò aspettare da coloro il cui interesse principale è, magari, seguire un programma demenziale come, ad esempio, Grande Fratello.
Sono un’orgogliosa casalinga, madre di quattro figli e la vita non è sempre facile. Come tutti i genitori, anch’io ho delle aspettative per i nostri bimbi. Occorre un cambiamento di mentalità perché i nostri figli e le future generazioni sono la vera ricchezza della società e occorre investirvi per mezzo di una vera politica familiare.
È solo attraverso voi che possiamo far sentire la nostra voce, i nostri diritti ma anche i nostri doveri. Ecco perché per me è necessario sostenervi!
Alessandro Frigeri, Lugano, insegnante
Il 10 aprile voterò la lista MPS-PC poiché credo…
– che gli slogan elettorali vuoti e i sorrisi dei candidati che elemosinano il voto provocano un poco di nausea, dunque che non rassegnarsi a ridurre la politica ai gadget e ai santini sia un pregio e non un difetto;
– che chi predica bene durante la campagna elettorale ma poi, raggiunto lo scranno desiderato, razzola diversamente in nome della ‘realpolitik’ uccide la democrazia, dunque che essere coerente sia un pregio e non un difetto;
– che in un mondo attraversato da crisi drammatiche e ineguaglianze sociali crescenti l’equidistanza e la moderazione sono vere aberrazioni, dunque che essere partigiano sia un pregio e non un difetto;
– che fare politica dalla parte di chi subisce gli effetti nefasti del capitalismo significa educare la società ad autorappresentarsi e a non delegare la difesa dei propri interessi agli ‘addetti ai lavori’, dunque che dedicare buona parte delle proprie forze allo sviluppo dei movimenti sociali sia un pregio e non un difetto;
– che il razzismo e l’imbarbarimento dei rapporti sociali sono l’effetto diretto delle politiche neoliberiste che negli ultimi 20 anni sia la destra che la sinistra hanno contribuito ad applicare, dunque che considerare inscindibili le battaglie contro la xenofobia e il populismo e contro lo smantellamento delle conquiste sociali sia un pregio e non un difetto;
– che una comunità si dimostra malata quando il cinismo e la rassegnazione sostituiscono la capacità di indignarsi, dunque che voler cambiare radicalmente questo mondo sia un pregio e non un difetto.
Il 10 aprile voterò la lista MPS-PC poiché credo che il Movimento per il socialismo sia l’unica forza presente a queste elezioni che la pensa esattamente così.
Monica Solari, Lugano
Voto MPS-PC perchè è l’unico partito che ancora ti fa credere nell’utopia, nell’onestà, nella determinazione, nella difesa dei più deboli, che privilegia il lavoro nei movimenti e non quello all’interno delle istituzioni. Nel caso di entrata in parlamento spero sarà usato come luogo di denuncia e opposizione”.
Camilla, Lugano, studentessa liceale
Non ho ancora 18 anni e non posso quindi votare. Ma voterei MPS per molteplici motivi. Le problematiche con le quali veniamo confrontati ogni giorno, specialmente ora, in tempo di crisi, non derivano nient’altro che dalla medesima causa: un sistema che va assolutamente cambiato.
Da sempre il Movimento si batte per questo in maniera coerente ed attiva; lo dimostra la presenza in mezzo alla gente, non solo durante momenti di “necessità acuta” (come per esempio le Officine), ma con continuità e perseveranza. Gli argomenti portati avanti in campagna elettorale sono le basi fondamentali per attuare questo cambio necessario poiché non si fermano a soluzioni superficiali, ma fanno in modo di giungere alla radice dei problemi concreti.
Eugenio Zippilli, Tremona
La crisi del 2008 ha smascherato definitivamente il bluff della new economy e l’inganno del neo-liberismo lanciato trent’anni fa da Thatcher e Reagan. Trent’anni di lotta di classe dei capitalisti contro i diritti conquistati duramente dai lavoratori. La globalizzazione aveva promesso un fulgido futuro di libertà e benessere per tutti, mentre al contrario ha messo i lavoratori del mondo intero in concorrenza fra di loro: il lavoro diventa sempre più precario e intensivo, i salari si abbassano, i diritti si riducono, gli spazi democratici si restringono. Ha avuto ragione l’ MPS a battersi contro gli accordi bilaterali. In Ticino non è il frontaliere a causare il dumping salariale bensì la libera circolazione delle persone senza solide garanzie per tutti i salariati.
È ora di reagire. Votare la lista MPS-PC significa sostenere la rifondazione di una sinistra ticinese anticapitalista per riannodare il filo spezzato della lotta a favore di un nuovo modello socio-economico socialista, ecologista e internazionalista.
Tullio Fadini, Locarno
Dando seguito alla vostra proposta di esporre per quali ragioni condivido la vostra iniziativa riguardo alla lista di voto per le prossime elezioni cantonali espongo qui di seguito alcune considerazioni mie personali.
Innanzi tutto sono ben consapevole che il consenso sarà purtroppo molto modesto, detto questo però vale sicuramente la pena di intraprendere il tentativo che avrà il mento di far conoscere il nostro pensiero a un pubblico che normalmente ci ignora.
Un motivo di soddisfazione personale è senz’altro il fatto che avete avuto il “coraggio” di rompere certi steccati ( evidentemente non solo voi ) un mio auspicio che covavo da anni. Importante secondo me è mettere l’accento su ciò che si condivide (1′ anticapitalismo ) e confrontarsi pacatamente su ciò che non condividiamo con la consapevolezza che la razionalità prima o poi può fare breccia.
E torno al motivo per cui è utile far conoscere le nostre idee.
Allo stato attuale viviamo in una società paradossale, abbiamo mezzi tecnologici per produrre sempre maggiore ricchezza e contemporaneamente creiamo da un lato intollerabile povertà e da un altro verso assistiamo a un accumulo di enormi ricchezze, ma il pubblico pur nel suo malessere accetta questa situazione nella convinzione fatalistica della impossibilità di un cambiamento. Ora questa possibilità, del cambiamento, esiste ma solo ad una condizione e cioè alla condizione che la stragrande maggioranza delle persone si renda cosciente che la società umana è perfettibile e basterebbe ripassare un pechino di storia per accorgersi dei cambiamenti avvenuti, ( purtroppo anche in peggio) basterebbe rendersi conto che se abbiamo la possibilità di produrre beni di consumo più di quello che ci occorre sarebbe buona cosa lavorare meno ma dare la possibilità di lavorare tutti con salari adeguati poiché il benessere collettivo è dato da quanto possiamo disporre per vivere dignitosamente.
Giovanni Salvagnin, Bellinzona, operaio Officine FFS
Sono rimasto positivamente colpito, dalla solidarietà dimostrata dai compagni dell`MPS, agli operai delle officine durante lo sciopero del 2008. Sono inoltre, del parere che sia utile avere un partito politico forte che sta dalla parte delle lavoratrici e lavoratori del nostro cantone e che abbia il coraggio di denunciare pubblicamente gli intrallazzi dei nostri governanti: penso ad esempio alle vicende di BancaStato , a quelle di ‘AET. e via dicendo. Continuate così!!!
Walo Mina, Lugano
Voto MPS perché ritengo sia l’unica formazione capace di tradurre coerentemente in azione politica un’analisi critica rigorosa della società.
Voto MPS perché credo sia l’unico movimento in grado di concretizzare ideali un po’ sbiaditi nel tempo.
Voterò MPS pure in futuro: è meglio alimentare un sogno, piuttosto che subire passivamente le iniquità del mondo nel quale viviamo.
Giuliana Grasso, Locarno
Sono una donna di origine italiana che vive in Ticino da molti anni, sono la moglie di un operaio delle Officine di Bellinzona e membro di Officina Donna, gruppo nato in concomitanza con la lotta delle Officine e, che da tre anni continua a lavorare per portare avanti un discorso nato per necessità ma continuato, perché ci siamo rese conto che le necessità sono molteplici e senza data di scadenza. La mia idea di una società migliore coincide con quella del Mps per quel che riguarda, soprattutto la giustizia sociale e l’ uguaglianza tra le persone; non un’ uguaglianza per omologazione ma, di doveri e di diritti e la situazione attuale non la garantisce; sembra quasi che i doveri siano tutti sulle spalle delle classi deboli e i diritti acquisiti, stiano, lentamente ma inesorabilmente, andando perduti, scippati, cancellati per un discorso sempre e solamente economico che però favorisce, solo ed esclusivamente una piccola parte che è quella che fà le leggi e ne trae beneficio . Voterò Mps, anche perché, conosco personalmente le persone candidate; so’ che sono persone oneste e con sani principi e , alcune di loro, per difendere tali principi, sono state vessate e, quasi perseguitate ma non hanno ceduto, quindi io do’, il mio umile e unico voto a persone che dicono le cose che pensano e che si comportano di conseguenza. Mi auguro che saremo in tanti, perché avremo ancora bisogno di persone così e, questo bisogno lo abbiamo immediatamente, non tra vent’ anni.
Natalia Lepori, Cadempino, insegnante
Il mio sguardo sul paese dove vivo attraversa una finestra privilegiata: quella della scuola pubblica dove lavoro. È una realtà vivace quella che vedo e che incontro, la realtà dei giovani che non mi piace definire il futuro della società e preferisco immaginare, insieme ai bambini, agli adulti e agli anziani con i quali si confrontano e vivono, il nostro presente. La percezione più forte è quella di una grande energia, di tanta voglia di sperimentare, conoscere, confrontarsi. Ma anche quella di tanti ostacoli e preoccupazioni. Sempre più spesso incontro ragazzi che devono convivere ed affrontare situazioni sociali e familiari complicate e sofferte. Le cause del disagio si moltiplicano, mentre le maglie della rete sociale si allargano. Come insegnanti abbiamo subito in questi anni un deterioramento della nostra professione, in una scuola che sempre più sembra adottare i criteri della selezione sacrificando lo spazio della relazione. Sempre più spesso siamo costretti ad archiviare come “insuccesso scolastico” la nostra impotenza nell’affrontare il disagio. Sostengo il Movimento per il socialismo perché si impegna concretamente nella difesa di uno stato sociale che risponda ai bisogni delle persone: quelli di una reale integrazione, dell’ascolto, della partecipazione e del vero benessere.
Piergiorgio Rangoni, Arcegno, pensionato
Non faccio parte di nessuna lista partitica ma mi sento vicino in particolare a Matteo Pronzini per quanto vissuto con la lotta delle officine.Non credo a una lista per il consiglio di stato perche può determinare una perdita di voti preziosi per le forze che rappresentano il meno-peggio del sistema “democratico”. A livello di Gran consiglio invece avanti tutta per cercare di aprire nuove porte dentro una società che deve cambiare profondamente per la sua sopravvivenza nello spirito anche di quanto e nato con lo sciopero delle Officine.
Spedini Riccardo, Giubiasco, fisico industriale
E’ una crisi congiunturale,è passeggera o è invece di Sistema? Una schiera di persone è ottimista e crede nella possibilità di un recupero; altri, i pessimisti,ma che vogliono cogliere delle opportunità di un possibile cambiamento per cercare di assistere -a crisi conclusa- a una situazione che non sia deprecabile per il mondo operaio, per la grande schiera dei dipendenti.
Quali conseguenze puo’ avere tutto questo per noi, per una piccola comunità come la Svizzera?
Bisogna innanzi tutto capire, in questa crisi finanziaria-economica, un aspetto che la contraddistingue da tutte le altre e in particolare quella del 1929, quella fu una crisi di sovrapproduzione (la gente non aveva i soldi per comperare cio’ che produceva). Questa è invece un crisi del debito-sovrapproduzione (la gente ha già speso cio’ che non ha ancora guadagnato). Come mai siamo arrivati a tanto?
Carlo Marx, già nell’800, aveva ipotizzato lo sviluppo del capitalismo dalle società primitive
fino allo stadio finale. Poi l’accumulazione della ricchezza monetaria prende il sopravvento
e il denaro diventa obiettivo di potere. E’ l’espressione di un potere che ha sottomesso quello politico, a sua volta sottomesso a quello finanziario.
La liberizzazione, l’abbattimento delle regole, meno tasse, meno stato, i guadagni di produttività non piu’ tradotti in aumento di salari o riduzione dell’orario di lavoro,l’abbattimento dei salari, la precarizzazione dei contratti di lavoro,ecc ecc, ..è stato imposto da una economia monetaria onnipotente.
Per ultimo i fatti, le rivoluzioni del nordAfrica, Tunisia, Egitto, Libia, portano i popoli oppressi a ribellarsi; Vogliono la libertà. C’è un principio in fisica che dice: ” Per ogni azione ne corrisponde una uguale e contraria.” Ma anche nella vita sociale.
I compagni dell’MPS cercano di dare risposte, certo parziali ma convincenti, a tutti questi temi che ho evocato. Una ragione per votare e sostenere la lista MPS-PC
Stefano Sartore, Gudo, venditore
Mi è stato chiesto di dire qualcosa sui motivi che mi spingono a sostenere il Movimento per il Socialismo alle prossime elezioni cantonali, per farlo basta fotografare il momento nel quale stiamo vivendo e che abbiamo vissuto negli ultimi anni nel nostro Cantone.
Iniziando dalla precarizzazione nel mondo del lavoro, l’insicurezza e il ricatto che regnano in ogni ambito lavorativo, passando dall’insostenibile fardello della spesa sanitaria che sta diventando sempre più roba da ricchi, la scuola che si cerca di minare colpendo il corpo insegnanti, la meritocrazia che dilaga così da poter fare elargizioni à la carte, poi svariati scandali e corruzioni, vedi le varie regalie a potenti azionisti e presidenti di consigli di amministrazione di società che giocando in borsa creando ad arte fallimenti e bolle speculative.
Per questo e per l’indignazione che provo verso la classe politica che ha permesso tutto questo (in special modo una sinistra poco lungimirante litigiosa e a volte connivente), che credo nei giovani candidati e nella ventata di onesta spinta propositiva che porteranno.
Fiore Raso, Arbedo, operaio Officine FFS
Conosco da tempo l’attività dei compagni dell’MPS. Quando le Officine non interessavano nessuno loro c’erano sempre, sempre attivi per cercare di battersi contro la politica delle FFS. Politica che non è cominciata con le decisione del 2008 che hanno suscitato lo sciopero. Per quasi un decennio le FFS hanno scremato le Officine, hanno imposto tagli e sacrifici. E in quegli anni l’unica forza politica che si è interessata ai nostri destini è stato l’MPS. Una buona ragione per sostenere anche votando i compagni dell’MPS.
Cristiana Mina-Witzig, Lugano
Ho deciso di votare MPS, perché ho scelto una sinistra coerente, solidale e militante, capace di interrogarsi sulle laceranti contraddizioni della nostra società e di proporre soluzioni concrete ai problemi attuali.
Giuseppe Dunghi, Arzo
Il 27 gennaio 1914, giorno successivo all’arresto di Giuseppe Stoffel per il fallimento della Banca Cantonale Ticinese, i giornali diedero grande risalto alla notizia con giudizi, commenti ed espressioni di incredulità e di stupore. In uno di tali commenti, l’avvocato Stefano Gabuzzi, a quel tempo deputato in Gran Consiglio e rappresentante del Ticino nel Consiglio degli Stati per il partito liberale, rimproverò ai socialisti di non aver chiesto pene più severe nei confronti dei responsabili dei due fallimenti bancari che si erano susseguiti in quei mesi. Non è dato di sapere se il rimprovero fosse di circostanza, dettato dal clima “giustizialista” del momento, oppure acrimonioso, un esempio insomma della ricorrente polemica? ripresa oggi da parte della Lega e dell’UDC? contro i socialisti e la sinistra in genere, accusati di essere troppo garantisti e di non avere la mano sufficientemente dura verso i criminali.
A tale rimprovero rispose, il 31 gennaio, il settimanale “Libera Stampa” con un articolo redatto con ogni probabilità da Edoardo Zeli, deputato in Gran Consiglio per il partito socialista. Le due banche erano fallite a causa delle speculazioni, ma – si domandava l’articolista – “le speculazioni non le fanno tutti i banchieri, tutti i capitalisti, senza perdere per questo un grano di considerazione?” Se le speculazioni vanno a buon fine – continuava -, sono dei grandi finanzieri; se le speculazioni finiscono male, sono “dei colpevoli, passibili di sanzioni penali”. A proposito di sanzioni veniva ribadita la posizione del partito: “Noi chiedendo la posizione severa, cioè la rigida applicazione delle leggi, veniamo a riconoscerle, a giustificare il sistema e lo stato di cose iniquo”. E concludeva: “La speculazione se va bene, è onesta, secondo la legge scritta, e produce onori e ricchezze al finanziere; per noi invece, quanto più la speculazione è fortunata, tanto più è ladra.”
Rifletto, e voto MPS- Partito comunista per mandare in parlamento persone con idee di sinistra come Edoardo Zeli.
Lucio, Canobbio, studente liceale
Mi chiamo Lucio Ghielmini, ho 18 anni, sono uno studente liceale e mi interesso di politica da qualche anno.
Personalmente sostengo e voto il Movimento Per il Socialismo perché lo considero un movimento che davvero si impegna a difendere i diritti dei lavoratori, combattendo le problematiche che pesano su chi lavora, come ad esempio il dumping salariale e il precariato, con iniziative concrete (tanto per citarne una: il salario minimo di 4000 franchi) e sostenendo i lavoratori che decidono di lottare per rivendicare i loro diritti; oltre a questo ê un movimento che lotta contro il sempre più dilagante razzismo e contro la discriminazione , che si batte per l’uguaglianza, che sta con i giovani, giovani (fra i quali sono compreso anch’io) che vivono sulla loro pelle i tagli all’istruzione e che trovano sempre crescenti difficoltà a trovare un impiego.
L’ MPS si batte insomma a difesa di quelle categorie sociali che sono minacciate da un sistema capitalistico basato sulla logica del profitto ad ogni costo e vengono macinate dagli ingranaggi della macchina capitalistica, che sono oggetto di pregiudizi, o sono discriminate (spesso proprio per gli interessi degli imprenditori).
Inoltre è un movimento presente fra la gente, nelle scuole, nelle piazze, che cerca il contatto con le persone e fa politica con e per loro.
Per questo io lo considero un movimento, uno degli unici, se non addirittura il solo, che veramente porta avanti un programma di sinistra e intendo votarlo e continuare a sostenerlo.