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Abbiamo condotto la nostra campagna all’insegna di tre temi. Il primo è la necessità di combattere  il dumping  salariale. Contrariamente agli altri partiti, nel nostro programma non ci limitiamo ad affermare genericamente che “bisognerebbe” o “bisognerà” affrontare e risolvere questo o quel problema. Noi indichiamo punti concreti, accettabili o meno, ma chiari nella loro formulazione.

 

Così diciamo chiaramente che per battersi contro il dumping sociale e salariale, frutto degli accordi bilaterali, è necessario introduzione di un salario minimo di 4’000 franchi mensili. Si tratta di contrastare il dumping salariale che tende a far diminuire i livelli salariali e che mette in concorrenza lavoratori  residenti e lavoratori frontalieri. È evidente che a parità di formazione e di capacità i datori di lavoro tendono ad assumere chi è disposto a lavorare a salari più bassi. Questo ci dice, tra le altre cose, che sono i datori di lavoro i principali responsabili del dumping salariale e sociale. Infatti solo il 30-35% di coloro che lavorano in Ticino può contare su disposizioni salariali obbligatorie. Tutti gli altri devono accettare quel che offre il datore di lavoro.

Se oggi un datore di lavoro offre un posto ad un lavoratore frontaliero piuttosto che a qualcuno che vive e lavora in Ticino è solo perché la legge gli permette di pagarlo molto di meno: è eliminando questa possibilità, attraverso l’introduzione di un salario minimo legale, che si combatte il dumping salariale e sociale.

Vogliamo poi batterci contro le privatizzazioni, per la difesa  e lo sviluppo del servizio pubblico

Siamo stati in prima fila a difendere il servizio pubblico contro i processi di privatizzazione e contro l’introduzione di meccanismi di mercato (a cominciare dalla logica del profitto) nel funzionamento e lo sviluppo dei servizi pubblici.

Dalle battaglie contro le privatizzazioni dell’azienda elettrica di Bellinzona fino alla difesa delle Officine FFS contro la volontà di governo federale e direzione FFS di smantellarle. Ci siamo sempre mobilitati per un servizio pubblico al servizio dei bisogni dei cittadini e della cittadine, aperto alla partecipazione dei lavoratori e degli utenti.

Abbiamo sostenuto l’iniziativa presentata dai lavoratori delle Officine per la creazione di un polo tecnologico nel settore dei trasporti: di fatto l’unica proposta concreta di sviluppo produttivo e industriale presentata negli ultimi anni.

Infine vogliamo combattere la crisi sociale, costruire una rete di difesa.

Cassa malati e affitto mangiano ogni mese una parte importante del salario/reddito della stragrande maggioranza delle famiglie ticinesi.

È necessario rispondere concretamente al peso rappresentato dai premi di cassa malati, alle difficoltà di pensionati e salariati ad arrivare alla fine del mese, al peso sempre più forte di affitti ed oneri assicurativi.

Ci battiamo per l’introduzione di premi di cassa malati sulla base del reddito e per la realizzazione di un reddito minimo garantito. Chiediamo che gli affitti vengano bloccati e che vengano costruiti alloggi pubblici a pigione moderata.

 

Proposte semplici e concrete su questioni urgenti e fondamentali, in rottura con il capitalismo, le sue leggi ed i suoi governi: è per questo che vi chiediamo di sostenere la lista MPS-PC. Un voto utile contro il capitalismo.