Il prossimo 15 maggio a Zurigo si voterà su una proposta di sgravi fiscali che favorisce in modo particolare i ricchi e i super-ricchi. Allo stesso tempo il popolo dovrà pure pronunciarsi su una modifica della legge cantonale sull’assicurazione malattia che prevede un taglio dei sussidi ai premi di malattia: un peggioramento che va a colpire i settori socialmente più deboli. I compagni dell’MPS di Zurigo stanno conducendo un’attiva campagna per due “no” a queste proposte di legge. Qui di seguito pubblichiamo la traduzione di un loro volantino che analizza i due temi (Red).
In Svizzera, da sempre i ricchi usufruiscono di numerosi privilegi fiscali. Beneficiano di così tante detrazioni e scappatoie che il loro contributo al finanziamento del bilancio pubblico… è estremamente simbolico. Uno dei vantaggi più importanti è dato dal federalismo estremo, che porta ad un sistematico dumping fiscale tra i cantoni ed i comuni. Ma questo non basta. Sin dagli anni ’80 i ricchi hanno condotto a loro vantaggio una politica aggressiva di tagli alle tasse. Una ricerca del 2004 ha dimostrato che in Svizzera, tra il 1990 e il 2001 le imposte (imposte dirette, sicurezza sociale, cassa pensione, assicurazione contro la disoccupazione, premi cassa malati) per una famiglia appartenente al 20% più ricco del paese, sono diminuite di 4’300 franchi, mentre una famiglia appartenente al 20% più povero ha subito, sempre nello stesso periodo, un aggravio di 2’500 franchi. Nella ricerca non sono state prese in considerazione le imposte indirette e le tasse che di norma pesano in modo maggiore sui bassi redditi.
Questo sviluppo non si è fermato negli ultimi 10 anni. Tra il 1990 e il 2009, in Svizzera, sono diminuite le aliquote delle imposte sulle società dal già basso 25% a circa il 19%. La Svizzera rimane ai primi posti della classifica fiscale internazionale. Molti Cantoni hanno tassi fiscali che oscillano tra il 13 e il 18%, migliori persino dei paradisi fiscali bassi come la Lettonia, la Romania e la Slovacchia. In Svizzera le società, pur conseguendo profitti che raggiungono il 20 % del reddito nazionale, contribuiscono al gettito fiscale complessivo solo nella misura di circa l’11%. Crédit Suisse ammette: “L’onere fiscale (sulla piazza finanziaria di Zurigo) è il più basso a livello internazionale. Ciò vale sia per le imposte sulle società che per quelle sul reddito personale. Sedi centrali o Holding traggono benefici da ulteriori agevolazioni fiscali” (“Standortmarketing Wirtschaftsraum Zürich, 2004”)
250 milioni di sgravi fiscali all’1,5% dei più ricchi….
Con le loro continue minacce di trasferimento e con le loro lamentele per ottenere agevolazioni finanziarie, le banche, le società ed i super ricchi, sono riusciti alla grande ad ottenere agevolazioni fiscali massicce, generosamente elargite dai loro lacchè nei governi e in Parlamento. Nel solo Canton Zurigo i tagli fiscali degli ultimi 10 anni hanno raggiunto annualmente circa 1 miliardo di franchi ( concernendo in particolare le imposte di successione, quelle sugli utili, la tassazione dei dividendi, ecc.). Ne hanno approfittato soprattutto le banche, le assicurazioni, gli imprenditori, i grandi azionisti, i proprietari di immobili, i ricchi e i super ricchi. Per i lavoratori, i pensionati e i beneficiari di assicurazioni sociali, gli/le scolari/e, gli/le studenti, i disoccupati è rimasto il taglio netto di 5,6 miliardi sui servizi pubblici e il deterioramento delle loro condizioni di vita e di lavoro.
Con la nuova legge fiscale, il Governo del Canton Zurigo vuole aggiungerne altri. Il tasso di progressione per l’aliquota dell’imposta sul reddito dovrà limitarsi al 12%. Anche l’ultima progressione, finora al 13% – per redditi superiori a fr. 253’700 per i single e oltre i fr. 352’500 per le coppie sposate – dovrebbe abbassarsi al’11%. Nell’aliquota dell’imposta sul reddito verrebbe cancellata la più alta ed ultima progressione del 35 %O, che finirà così con il tasso di progressione al 2 ½ %0. E così, proprio quell’1,5% della popolazione zurighese con i redditi più alti risparmierà ulteriori 250 milioni di franchi di tasse cantonali e comunali. Come se ne avessero bisogno!
Dal 1991 al 2003 il patrimonio medio dei circa 730’000 contribuenti zurighesi è aumentato da 29’000 a 35’000 franchi e il 27 % dei contribuenti non denuncia alcun patrimonio; la percentuale più ricca dei contribuenti cantonali in questo stesso periodo ha visto il proprio patrimonio aumentare del 70% – da circa 4 a 6,8 milioni di franchi. Il dieci per mille più ricco ha raddoppiato il proprio patrimonio da 80 a 157 milioni a testa. Ed infine: i 10 contribuenti più ricchi hanno triplicato il loro patrimonio (da 2,7 a 8,5 miliardi di franchi). I tre più ricchi da 1,3 a 4,4 miliardi. Per il 2003 questo significa che i tre contribuenti zurighesi più ricchi possiedono tanto quanto i 412’000 più poveri, cioè come il 56 % di tutti i contribuenti. Le 10 persone più ricche possiedono tanto quanto i due terzi di tutti gli altri messi assieme. La percentuale più ricca (7’300 milionari) possiedono praticamente come il restante 95% della popolazione.
Nel pacchetto per le imposte presentato a Zurigo non sono meno insensati gli adeguamenti per le prestazioni più basse. Una misura limitata a soli 37 milioni per le tasse cantonali ripartite sul’80 – 90 % dei contribuenti cantonali e cioè su 650-670’000 persone . In aggiunta al pareggio della progressione a freddo il pacchetto del Consiglio di Stato crea la foglia di fico per aumentare, in vista delle elezioni, le probabilità di successo per elargire ulteriori pacchi dono ai super ricchi.
75 milioni in meno per i sussidi sui premi assicurativi per il 30% dei più poveri
Che gli adeguamenti delle aliquote delle imposte per i redditi bassi, che verranno messi in votazione il 15 maggio, non rappresentano per nulla una sorta di recupero di coscienza sociale da parte del governo zurighese lo conferma la modifica della legge cantonale sull’assicurazione malattia. Il Consiglio di Stato e la maggioranza borghese del parlamento cantonale vogliono ridurre del 20 % (75 milioni di franchi l’anno) il contributo dello Stato per i sussidi ai premi delle casse malati. Proprio quel 30 % degli assicurati, che secondo la legge federale sull’assicurazione malattia vive “in condizioni economiche modeste” ed ha quindi diritto ad un sussidio sui premi, subisce dunque un notevole abbassamento del potere di acquisto. Una vera e propria provocazione, in particolare pensando ai 250 milioni di regali fiscali per i ricchi.