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Pubblichiamo qui di seguito l’interrogazione inoltrata dal nostro deputato Matteo Pronzini al Consiglio di Stato in merito alla problematica della degli attacchi alle condizioni di lavoro dei salariati nel cantone, con il pretesto dell’apprenzamento del franco sull’euro e sul dollaro.

 

Da alcuni mesi il padronato svizzero e ticinese utilizza l’aumento del costo del franco svizzero in relazione all’euro e al dollaro per sferrare l’ennesimo attacco ai diritti e alle condizioni di lavoro dei salariati.

 

Il tentativo è su più livelli: tentare di ridurre il costo del lavoro, tramite un aumento della precarizzazione delle condizioni di lavoro, una rimessa in discussione di diritti e accordi contrattuali sottoscritti, e tentare  di ridurre la pressione fiscale delle imprese.

 

Ultimi esempi in ordine di tempo la decisione dell’Associazione Ticinese Imprese di Spedizioni e Logistica (ATIS) di non voler versare la tredicesima mensilità ai lavoratori del settore e la volontà del Consiglio Federale di ridurre alle imprese oneri sociali e imposte sull’utile (pacchetto di 2 miliari di franchi). Oppure, annuncio delle ultime ore, le decisioni di UBS di sopprimere alcune migliaia di posti di lavoro nel mondo, diverse centinaia in Svizzera e la volontà della Camera di Commercio e AITI di ridurre i salari dei lavoratori frontalieri.

 

Proposte che s’inseriscono nella logica della borghesia e delle sue istituzioni internazionali e nazionali di scaricare i costi della crisi economica e finanziaria capitalista sui salariati.

 

Il mercato del lavoro nel Canton Ticino, già di per se estremamente liberalizzato e strutturalmente precarizzato, rischia d’essere al centro di questo attacco padronale.

 

In questo contesto appare urgente e importante che il Consiglio di Stato, anche nel rispetto della Costituzione cantonale,  intervenga a tutela dei salariati attivi sul suo territorio.

 

Un primo concreto atto in questa direzione che il Consiglio di Stato può intraprendere è la costituzione ed il finanziamento di una Task Force  composta da rappresentanti dell’amministrazione, membri di commissioni aziendali, organizzazioni sindacali e giuristi.

 

Compito di questa Task-Force potranno essere i seguenti:

– prendere contatto con le aziende (sia con le direzioni che con i lavoratori) nelle quali si annunciano importanti misure relative alle condizioni di lavoro (soppressione di posti di lavoro / introduzione di lavoro ridotto / prolungamento dell’orario di lavoro senza adeguamento salariale / introduzione di forme di pagamento salariale particolari (ad esempio in euro o legate all’euro)

– verificare la fondatezza economica e sociale delle misure prospettate

– verificare la loro fondatezza giuridica

– verificare che le misure adottate non rientrino in un tentativo di organizzare forme di dumping salariale

 

Alla luce di queste considerazioni chiedo quindi al consiglio di Stato di varare con urgenza la costituzione di questa task-force

 

 

Matteo Pronzini (MPS)

 

 

Bellinzona, 25 agosto 2011

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