Riportiamo il testo dell’interrogazione al Consiglio di Stato presentata dal deputato Matteo Pronzini (MPS).
Dall’inizio della vertenza Barbuscia, il Consiglio di Amministrazione di Bancastato, ed il suo presidente Fulvio Pelli hanno assunto un atteggiamento irrispettoso, menzognero e, soprattutto, non leale nei confronti dei legittimi proprietari di Bancastato, vale a dire le cittadine ed i cittadini del Canton Ticino.
-Il presidente del CdA Pelli non ha ritenuto necessario informare, anche solo informalmente, il Consiglio di Stato sulla decisione di separarsi dal direttore generale;
– Il presidente del CdA Pelli ha negato di fronte alla Commissione di controllo del mandato pubblico del Gran Consiglio la decisione di separarsi dal direttore generale
– Il presidente del CdA Pelli ha, ripetutamente, negato di fronte all’opinione pubblica la fondatezza delle indiscrezioni sempre più insistenti e autorevoli;
Pelli ed il CdA di Bancastato non sono nuovi a questo atteggiamento arrogante e poco rispettoso nei confronti dei rappresentanti della proprietà di Bancastato. Pensiamo, ad esempio, alla forzatura legata all’acquisto della filiale ticinese di Unicredit. Davanti alle resistenze del Parlamento alle proposte presentate dal governo, il CdA di BancaStato ha pensato bene di tirare dritto, procedendo all’acquisto e mettendo governo e Parlamento di fronte al fatto compiuto.
La vicenda di questi giorni è l’ultima di una serie negativa che da ormai molti anni vede protagonista la banca cantonale. Essa viene a segnare, anche simbolicamente, il fallimento della strategia messa in atto nel 2003 con l’approvazione della nuova legge.
Una maggiore redditività, una maggiore trasparenza, un approfondimento del mandato pubblico, un contributo sempre più importante e decisivo allo sviluppo della economia cantonale: erano questi gli obiettivi fissati con l’approvazione della nuova legge. Nessuno può seriamente affermare che questi obiettivi siano stati, anche in minima parte, raggiunti.
Alla luce di queste considerazioni il Gran consiglio chiede al Consiglio di Stato:
1. di invitare i membri del consiglio di amministrazione di Bancastato a rimettere il loro mandato;
2. di nominare un nuovo consiglio di amministrazione facendo capo a personalità del mondo economico, associativo e culturale che si sono espressi in modo chiaro a favore dello sviluppo di BancaStato come banca totalmente pubblica;
3. di avviare nella società ticinese una discussione di fondo su quali debbano essere i compiti di una banca pubblica cantonale; quale contributo essa debba dare all’economia del cantone e quali debbano essere i criteri di gestione e controllo pubblico su questa banca.
Matteo Pronzini, deputato MpS