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Sabato 15 ottobre è la giornata mondiale degli “Indignati”, ovvero di tutti coloro che rifiutano un sistema, quello capitalista, che crea inegualianze e non risponde ai bisogni elementari della maggioranza della popolazione. I giovani MPS, ricordano il movimento degli Indignados spagnolo e invitano a manifestare questa “indignazione” anche in Ticino partecipando, alle ore 16 in piazza colleggiata, alla manifestazione anti-dumping.

 

La crisi economica  e finanziaria che ha colpito l’Europa a partire dal 2007, ha coinvolto l’intero vecchio continente.  La classe dirigente non sa più cosa fare per uscire da questa situazione. I numerosi piani di austerità messi in atto in quasi tutti i paesi non fanno altro che accentuare la crisi, rendendo utopico il rilancio economico.

È attorno a slogan come “Noi non siamo delle merci nelle mani dei politici e dei banchieri!”, “Contro la crisi e gli interessi del capitale”, “No al patto dell’Europa”, che il 15 maggio scorso è nato un grande movimento di contestazione sociale in Spagna: quello degli Indignados. Al di là degli slogan, il movimento degli Indignados rappresenta un profondo momento di presa di coscienza collettiva sulle condizioni di esistenza e di lavoro della stragrande maggioranza della popolazione. Durante le assemblee nei principali quartieri delle grandi città del paese, un numero importante di persone discutono, cercano le cause e agiscono intorno alle domande e le preoccupazioni principali che toccano l’insieme della società come l’alloggio (le famiglie indebitate sono obbligate a pagare il loro appartamento anche se espulse!), le oppressioni specifiche di genere, la precarizzazione delle condizioni di lavoro, ecc. Questo movimento contesta nello stesso momento il governo dello Stato spagnolo  ed il suo presidente, il “socialista” José Luis Zapatero. Il partito di quest’ultimo ha recentemente concluso un accordo con la destra (PP, Partito popolare) al fine di dare tutte le garanzie ai creditori del debito spagnolo e di provvedere, senza perdere tempo, alla diminuzione del disavanzo pubblico a scapito dei bisogni più elementari della popolazione.

Contro tutto questo, numerosi giovani salariati dal futuro compromesso a causa di questa crisi (quasi la metà dei giovani con meno di 25 anni sono disoccupati), non vogliono pagare le conseguenze della crisi di cui non sono responsabili! È per questo motivo che molte e molti giovani hanno occupato le vie di 82 differenti città della Spagna a partire dal 15 maggio 2011, proprio mentre il parlamento discuteva l’approvazione del piano di austerità.

Questo piano di austerità prevede, tra le altre cose, diverse privatizzazioni, l’allungamento dell’età di pensionamento da 65 a 67 anni, la diminuzione dei salari per i funzionari pubblici, la riduzione delle spese allocate alla sicurezza sociale, la diminuzione del numero degli insegnanti e un freno agli investimenti pubblici. Gli Indignados accampati nelle piazze di molte città hanno di fatto reso illegittimi tutti i partiti politici allineati alle esigenze della Banca centrale europea (Bce), della Commissione europea e del FMI ( la famosa TROIKA che sta mettendo in “regola “ la Grecia ) e di un sistema economico, il capitalismo,  alla ricerca permanente del profitto che crea continuamente ineguaglianze che affliggono particolarmente i giovani, i salariati, i migranti e i pensionati. Le riflessioni e le attività di questo movimento tracciano dei percorsi alternativi e democratici attorno alle questioni economiche e sociali fondamentali.

Questo sabato 15 ottobre è stato proclamato giornata mondiale degli Indignados . Dalla Spagna, all’Italia, passando per l’America e, perché no, per il Ticino, scendiamo in piazza per protestare contro le politiche anti-sociali dei governi europei e proponiamo delle risposte concrete alle cause e agli effetti della crisi economica e sociale! Ogni protesta nasce in un contesto locale e nazionale specifico. In Ticino, sabato 15 ottobre alle ore 16.00, scendiamo in piazza contro il dumping salariale e sociale, rivendicando:

 

 

–          un salario minimo legale per tutti di 4’000 franchi (per 13 mesi e per 40 ore settimanali di lavoro)

 

–          potenziamento dei diritti dei lavoratori, in particolare sui luoghi di lavoro ( diritti sindacali, di riunione e organizzazione)

–          siano potenziate e semplificate le disposizioni di legge che facilitano la stipulazione e l’estensione dei contratti collettivi di lavoro

 

Giovani MPS