Tempo di lettura: 2 minuti
 
 

Pubblichiamo qui di seguito un resoconto di una recente azione del Comitato di Solidarietà al popolo greco svolta al Festival del film di Locarno lo scorso mercoledì 8 agosto (Red.)

 

 

Non poteva che essere ottima l’accoglienza del pubblico alla nostra azione di volantinaggio in solidarietà con il popolo greco al festival del film di Locarno di mercoledì 8 agosto 2012.
In fondo, la scelta del giorno ci ha permesso di giocare quasi “in casa”. La serata era infatti dedicata al film “No”, che narra le vicende del giovane pubblicitario René Saavedra, tra gli organizzatori della campagna mediatica per il voto che portò alla caduta dell’odiosa dittatura di Augusto Pinochet alla fine degli anni ottanta. Dittatura che si è distinta, oltre che per la sua violenza ed efferatezza, per l’applicazione diligente delle ricette liberiste imposte dalla Banca mondiale e dal Fondo monetario internazionale e contro cui, nell’ambito dell’istruzione, gli studenti cileni si stanno battendo coraggiosamente ancora oggi.

Un pubblico con una certa sensibilità, dunque, e che non poteva non vedere con favore un’azione d’informazione sulla drammatica situazione greca, causata dalle stesse politiche di sfascio della solidarietà regolata a livello pubblico che stanno causando situazioni di sofferenza e di abbandono a loro stesse di intere fasce e categorie sociali (leggi il volantino).
In meno di un’ora abbiamo potuto distribuire più di un migliaio di volantini e discutere con molte persone che hanno voluto fermarsi a scambiare qualche idea riguardo il tema del volantino o semplicemente per chiederci qualche informazione in più sul Comitato di solidarietà con il popolo greco, che rimane aperto a tutti gli interessati.
Prima di entrare in piazza, qualcuno venuto dall’estero ha voluto intrattenersi con noi qualche momento e, pur non capendo l’italiano, ha potuto testimoniare la propria vicinanza con il popolo greco davanti al nostro striscione. Qualcun altro, pur non ricevendo il nostro volantino per questioni sempre linguistiche, ha comunque voluto sottolineare l’importanza di quanto, pur nel nostro piccolo, stiamo facendo.
Il successo di questa seconda azione d’informazione e sensibilizzazione ci fa capire come questa strada, quella della solidarietà internazionale a tutti quei popoli che sono vittime in prima linea delle scelte politico-economiche dei vertici del capitalismo internazionale, e del sostegno alle loro lotte di resistenza, è l’unica strada percorribile per stimolare e sviluppare un percorso di alternativa societaria a questo sistema intrinsecamente ingiusto e distruttivo a tutti i livelli, ambientale, economico, sociale.
Il primo passo, comunque, deve necessariamente essere un deciso, forte, chiaro, inequivocabile e corale No:

– ai piani di austerità che, in forme e tempi diversi, stanno lacerando le popolazioni di molti stati europei (Grecia, Spagna, Italia, Portogallo, etc.);


– al pagamento del cosiddetto debito pubblico da parte di chi, la stragrande maggioranza della popolazione (salariati, giovani, pensionati, donne e immigrati), questo debito non lo ha creato;


– a qualsiasi limitazione dei diritti civili, politici e umani, imposti in nome del pagamento del “debito pubblico”!