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Manifestazione di solidarietà con il popolo siriano

Sabato 29 settembre 2012 – ore 14.30

Berna – Piazza federale

 

Solidarietà con la rivoluzione antidittatoriale!

Contro i massacri e l’oppressione!

Per l’autodeterminazione del popolo siriano!

Opponiamoci a tutte le esportazioni di armi svizzere!

Diritto di soggiorno a tutti i richiedenti d’asilo siriani in Svizzera!

 

 

Terrore dittatoriale contro una rivolta popolare!

 

Dal marzo 2011, sull’onda delle rivoluzioni arabe, centinaia di migliaia di Siriani e Siriane hanno manifestato pacificamente contro il regime dittatoriale di Assad. L’esercito, la polizia e i gangster al servizio del regime (chabiha) non hanno esitato a sparare sui manifestanti, a sottoporli a torture terribili, ad assassinare i feriti negli ospedali.

Nel corso degli ultimi 18 mesi oltre 23’000 persone sono state uccise, mentre altre decine di migliaia sono state imprigionate. Nel corso del solo mese di agosto, stando ai dati dell’Alto commissario per i rifugiati delle Nazioni Unite, oltre 100’000 Siriani sono fuggiti dal paese. A questi devono essere aggiunti gli oltre 1,5 milioni di persone costrette a trasferirsi all’interno del paese.

 

Sono in aumento i militari che rifiutano gli ordini di un regime votato al massacro e aderiscono alla rivoluzione contro la dittatura. Rivoluzione che conta sull’appoggio di una vasta rete di comitati locali che assicurano anche i rifornimenti di pane, medicinali e cure sanitarie urgenti. Durante le grandi manifestazioni – che coincidono per lo più  con i  funerali – per far fronte agli attacchi della polizia è emersa la necessità  di proteggersi. Sono quindi nati diversi gruppi. I gruppi ed i comitati locali hanno insistito sull’importanza di evitare conflitti confessionali ed atti di rappresaglia. Anche perché il settarismo è da sempre l’arma del regime.

 

In questo contesto, l’importanza dell’autodeterminazione della popolazione in rivolta  in Siria è sempre maggiore. Viene attualmente denunciata da quelle potenze che hanno sostenuto il regime e che cercano oggi di difendere o di riorganizzare i loro interessi. Per una vittoria rapida della rivoluzione contro la dittatura è dunque indispensabile porre fine al sostegno militare del regime di Assad.

 

Il ruolo delle autorità svizzere

 

E’ inaccettabile e sconvolgente constatare come armi prodotte in Svizzera vengono vendute da diversi regimi presenti in quella regione.

Per decenni i patrimoni del clan Assad e dei suoi complici hanno trovato rifugio nelle banche svizzere. Tutto deve essere restituito, per la ricostruzione del paese e per aiutare la cura dei molti traumi di cui soffre la popolazione.

 

Diritto di soggiorno in Svizzera per i richiedenti l’asilo siriani!

 

La politica cinica e ambigua della Svizzera nei confronti della Siria si rivela anche per quanto riguarda l’asilo. Evidentemente, i rimpatri verso la Siria non sono più –  a partire dal 2011 – considerati applicabili. Tuttavia attualmente vi è in atto una moratoria che blocca il trattamento della maggior parte della domande di asilo presentate da richiedenti l’asilo siriani. Contrariamente ad ogni logica queste persone non riescono ad ottenere l’asilo in Svizzera.

 

La solidarietà con il popolo Siriano si fonda su ragioni etiche e politiche. Deve crescere e continuare. Deve trovare sbocchi materiali, finanziari e sanitari.

 

 

 

La manifestazione è sostenuta da

 

augenauf Bern | Movimento per il socialismo (MPS-BFS) | Bleiberecht Schweiz | Donne Siriane per la Democrazia | Sinistra Rivoluzionaria Siriana | Kunst&Politik | I Giovani Siriani in Svizzera | Solidarietà senza Frontiere | solidaritéS | Siriani Democratici | Circolo Siriano Berna