Continua al sapiente opera di disinformazione da parte del governo. Significativa a questo proposito la risposta data dal governo cantonale (O dal DECS che, presumiamo, ha elaborato il testo) ad una lunga interrogazione di un deputato leghista che chiedeva lumi sulla situazione degli insegnanti, in particolare con riferimento ai salari, agli orari di lavoro e ad altri aspetti della loro condizione lavorativa.
Tra le diverse domande poste vi era anche la seguente: “Qual è la media degli stipendi lordi percepiti mensilmente dai docenti ticinesi”?
A questa domanda, facile facile, il governo risponde limitandosi ai docenti cantonali (certo precisando che dai dati sono esclusi quelli di competenza comunale, ecc.). E così emerge che a fine ottobre 2012 i docenti cantonali che avevano ricevuto uno stipendio erano 3621 e che il loro stipendio medio mensile era di 6’234 franchi.
Un risultato che, anche in questo contesto, ridimensiona le speculazioni sui docenti “superpagati” con stipendi che supererebbero agevolmente, per tutti, i 100’000 franchi annui.
Ma, e qui sta a nostro avviso la scorrettezza, questi dati omettono le categorie peggio pagate, quelle che, se prese in considerazione come si dovrebbe, sicuramente modificherebbero in modo importante verso il basso questa media già non molto elevata.
Infatti a questi 3621 docenti “cantonali” si dovrebbero aggiungere i circa 1’900 docenti della scuole dell’Infanzia e delle scuole elementari che rappresentano circa il 40% del corpo insegnante del Cantone. Docenti che vengono in parte finanziati dal Cantone, che fanno parte della Cassa pensione del cantone, dei quali il Cantone dispone di tutti i dati salariali aggiornati: in altre parole docenti i cui dati avrebbero potuto e dovuto essere calcolati nel quadro della risposta all’interragazione.
Ma, come detto, l’aggiunta di questi dati avrebbe sicuramente diminuito la media. Infatti sui 3’600 docenti indicati i docenti meglio pagati, quelli del settore medio superiore (SMS) – circa 500, rappresentano oltre il 15%. Se invece rapportati al totale dei docenti (scuola dell’infanzia e scuola elementare inclusa) essi rappresentano meno del 10%. È evidente che giocano un ruolo importante nell’elevare o abbassare la media salariale. Così come gioca un ruolo fondamentale la mancata considerazione dei docenti delle scuole dell’infanzia e delle elementari.
Categorie di insegnanti malpagate: lo riconosce lo stesso governo che promette, per il 2014, un aumento salariale. Dopo decenni di attesa queste due categorie di insegnanti «guadagneranno» una classe: circa 150 franchi al mese. E per altri decenni dovranno accontentarsi di questa profonda “riforma”.