Pubblichiamo qui di seguito la dichiarazione del 29 settembre scorso di (Sinistra Operaia Internazionale). DEA è una delle principali organizzazioni che animano la Piattaforma di sinistra all’interno di Syriza.
1. Il Primo Ministro Antonis Samaras e il governo di coalizione di Nuova Democrazia e PASOK sono stati costretti a schierarsi contro l’organizzazione neonazista Alba Dorata, dopo un lunghissimo, criminale ritardo.
I fattori che li hanno costretti ad operare una tale “svolta” – tutti ricordiamo che fino a ieri la loro effettiva tattica era di abbracciare i neonazisti – sono ovvi:
È il sangue di Pavlos Fyssas. Il suo assassinio è stato un avvenimento enorme, gravissimo. Ha colpito e commosso la maggioranza sociale dei lavoratori e dei giovani. È stato un incidente che era impossibile “nascondere sotto il tappeto”, come hanno fatto con centinaia di attacchi mortali contro immigrati, occultati con la complicità dei partiti borghesi, dell’apparato statale e dei media di massa.
È il movimento antifascista-antirazzista. Le manifestazioni antifasciste, esplose immediatamente, subito dopo l’assassinio, minacciavano – sullo sfondo di scioperi e rabbia sociale – di dare vita a un nuovo fronte di lotta contro Samaras.
È anche il fatto che – politicamente e socialmente – Samaras era messo alle corde. Si trovava di fronte lo sciopero degli insegnanti e la prospettiva di nuovi scioperi dei lavoratori degli ospedali e dei dipendenti comunali. Ha di fronte la necessità di imporre nuove misure di austerità e firmare un nuovo Memorandum di austerità, su richiesta della troika e dei creditori. La base politica di sostegno al governo stava svanendo. Alba Dorata cominciava a sfidare l’egemonia di Nuova Democrazia nel blocco sociale della destra, e a rivendicarla per sé. La dirigenza di Nuova Democrazia stava affrontando critiche all’interno del partito e dai media amici.
Questi fattori hanno imposto a Samaras la scelta di attaccare infine Alba Dorata. Era obbligato ad attaccare il partito neonazista che fino a ieri era trattato da “partito fratello” dai suoi principali consiglieri, nel contesto della loro strategia di riorganizzare il blocco della destra in una corrente sociale di massa, antioperaia, antiproteste, antisinistra.
2. Il movimento di resistenza dei lavoratori e dei giovani, e specialmente il movimento antifascista e antirazzista, devono utilizzare questa manovra del governo per premere per il vero e definitivo annientamento dei neonazisti. Nel perseguire questo obiettivo, è estremamente importante premere per spezzare i legami che i nazisti hanno all’interno della polizia, dell’esercito, del sistema giudiziario, della chiesa e del grande capitale che li finanzia.
La richiesta di fare luce ovunque è una precondizione per la difesa e l’avanzamento dei diritti democratici e delle libertà politiche per tutta la classe operaia e le masse popolari.
È in corso un dibattito pubblico nel quale dobbiamo mettere in evidenza un punto: i nazisti non hanno nessun diritto di invocare i diritti democratici. Perché li hanno usati – e intendono usarli – per formare una forza politico- militare che opera nell’oscurità, nel modo più antidemocratico, contro gli immigrati, contro chiunque sia “differente”, contro i sindacati e la sinistra. Questa minaccia mortale – come è stato dimostrato dall’assassinio di Pavlos Fyssas – non ha nessun diritto di nascondersi dietro la “foglia” – come essi stessi la chiamano – dei diritti democratici che abbiamo conquistato con le nostre lotte negli anni dopo la caduta della giunta militare.
3. Nel frattempo non dobbiamo dimenticare – come i media cercano di farci fare – il quadro generale: la base di tutti gli sviluppi politici è il grande attacco della classe dominante e dei creditori. Sono le politiche di austerità che hanno l’obiettivo di cancellare le conquiste sociali dei lavoratori, delle masse popolari e dei giovani. Samaras e Venizelos cercano di atteggiarsi a guardiani della democrazia per acquisire la forza politica della quale hanno bisogno per imporre un nuovo Memorandum.
È il motivo per cui continuano a usare la spregevole tattica di attaccare le “due estreme” , la tattica che fino a ieri ha dato legittimità a Alba Dorata, mettendola sullo stesso piano della Sinistra e più specificamente di SYRIZA. Le minacce del governo contro i residenti della Calcidica (che conducono una lotta militante contro un progetto di una miniera d’oro che distruggerebbe l’area; ndt) e contro il personale amministrativo delle università in sciopero, devono metterci tutti in allerta. Non dobbiamo permettere – magari in nome della democrazia – il restringimento dei reali diritti democratici della maggioranza sociale in lotta.
A causa di questo, la nuova strategia politica che viene promossa è estremamente pericolosa: in nome dell’isolamento di Alba Dorata, c’è il tentativo di creare un’inesistente e assolutamente ingiustificabile “unità politica” tra tutti i partiti, per mettere in piedi il famigerato “fronte costituzionale”. Tutte le correnti della Sinistra devono evitare questa trappola. La lotta per isolare i nazisti, la lotta per schiacciare Alba Dorata, è parte integrante della lotta per cancellare il Memorandum, la lotta per difendere i lavoratori e i diritti sociali contro le politiche di una feroce austerità.
La grande vittoria contro i nazisti sarà la vittoria contro la destra e le forze dell’austerità, la vittoria politica della sinistra, che aprirà la strada per l’emancipazione socialista della società.
Questa è la direzione nella quale dobbiamo insistere, chiedendo oggi il reale e totale annientamento dei neonazisti.
29 settembre 2013