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BancaStatoAl momento in cui ci accingiamo a chiudere questo numero del giornale non sappiamo ancora se BancaStato, quella del mandato pubblico (si fa per dire¨), aderirà o meno al programma fiscale proposto / imposto alle banche svizzera dal fisco americano e soprattutto a quale categoria si sia annunciata.

 

Le banche avevano tempo fino al 9 dicembre scorso per preannunciare la loro decisione all’autorità di sorveglianza elvetica (la FINMA), entro fine dicembre per l’annuncio vero e proprio alle autorità americane.
Normale che tutti noi, «proprietari» di BancaStato attendessimo con impazienza questa comunicazione. Anche perché la repentina acquisizione del controllo totale della partecipata AxionBank poteva e può suscitare dubbi importanti.
Di questa richiesta di trasparenza si è fatto interprete Matteo Pronzini che, proprio il giorno seguente il limite fissato dalla FINMA, interrogava il nostro governo chiedendo.
Ricordando che le banche che non sono sotto inchiesta «po possono annunciarsi per la categoria 2 (se hanno fondati motivi di ritenere di aver violato le disposizioni fiscali americane), per la categoria 3 (le banche che ritengono di non
aver violato le disposizioni fiscali americane) o per la categoria 4 (le banche che svolgono un’attività essenzialmente locale e che non hanno clienti americani)», chiedeva al governo: «1. BancaStato ha comunicato alla FINMA (entro il 9 Dicembre) la propria intenzione di iscriversi al programma offerto dal ministero di giustizia americano per regolare i casi di evasione fiscale che concernono cittadini americani ? 2. Se sì, a quale delle categorie previste dal programma?».
Naturalmente il governo, malgrado sia passata una settimana fa scena muta. E lo stesso, almeno fino ad oggi, ha fatto BancaStato.
La quale se anche prima di sera decidesse di voler informare sulle sue intenzioni, avrebbe comunque conquistato il primato di arrivare quasi buon ultima per tempestività informativa tra tutte le banche cantonali.
Dalle più grandi alle più piccole, praticamente tutte le banche cantonali, nei giorni immediatamente successivi al 9 dicembre, hanno informato pubblicamente sulle loro intenzioni.
In via Guisan si continua a tacere. In ossequio alla politica della omertà che ha contraddistinto negli ultimi anni la politica informativa di BancaStato (dai vari casi giudiziari fino alla vicenda Barbuscia).
Tutto questo, naturalmente, in ossequio al «mandato pubblico».

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