In occasione della Conferenza Internazionale di Ginevra 2, che vedrà riuniti il regime siriano e alcune forze dell’opposizione, così come i loro alleati e sostenitori in seno al Palazzo delle Nazioni verso la fine di gennaio 2014, invitiamo tutti a partecipare ad una manifestazione che permetta di far sentire la voce del popolo siriano in lotta.
Le sue legittime rivendicazioni devono costituire la base per i negoziati che dovranno permettere di porre fine all’estrema sofferenza della popolazione civile, dopo quasi tre anni di lotta.
Infatti, la cosiddetta Ginevra 2 incontro deve avere come obiettivo la concretizzazione delle aspirazioni del popolo siriano alla libertà, alla dignità, alla democrazia e alla giustizia sociale. Tutto questo indipendentemente dagli interessi e le manipolazioni delle potenze regionali e mondiali che hanno dimostrato, attraverso le loro rispettive posizioni in questi ultimi tre anni, la loro indifferenza per la sorte dei Siriani e delle Siriane, così come il loro esclusivo attaccamento ai propri interessi strategici regionali e a quelli del regime di Assad, sia sul terreno che nei corridoi delle Nazioni Unite.
Ricordiamo che la posta in palio con Ginevra 2 non può essere un qualsiasi e inaccettabile accordo per la spartizione del potere tra le fazioni del regime e dei suoi affiliati o avversari, veri o falsi essi siano. La questione di fondo resta infatti la caduta di questo regime illegittimo, questo potere mafioso e tirannico, il che implica la vittoria della lotta di liberazione di fronte a un clan che regna incontrastato, col pugno di ferro e da quasi 40 anni, sul paese e il suo popolo.
L’obiettivo deve quindi essere quello di istituire i diritti fondamentali dei cittadini, nel contesto di uno stato democratico, libero e sovrano, offrendo a tutta la popolazione condizioni di parità, uomini e donne, senza discriminazioni di ordine religioso, etnico e linguistico.
Noi siriani e siriani, esigiamo:
• La fine dell’assedio a tutte le regioni assediate e affamate
• La cessazione dei bombardamenti da parte dell’artiglieria, dell’aviazione e dei missili terra/terra su quartieri e villaggi, bombardamenti che ogni giorno continuano a decimare drammaticamente civili.
• L’organizzazione del soccorso ai feriti e traumatizzati e la ricostruzione delle strutture sanitarie.
• Un massiccio e immediato aiuto ai rifugiati nei paesi vicini e all’interno della Siria, al fine del loro reinserimento volontario nel loro paese.
• Le dimissioni del presidente/dittatore Bashar Al Assad e di tutte le persone a tutti i livelli dello Stato con le sporche di sangue, onde poter costituire un governo di transizione rappresentativo delle varie componenti dell’opposizione, al fine di tenere elezioni libere e democratiche per una vera assemblea costituente.
• La liberazione dei prigionieri politici, degli attivisti, dei giornalisti, dei civili e dei combattenti per la libertà (tra cui donne e bambini) prigionieri nelle carceri del regime tirannico di Assad, come di quelle dello Stato Islamico dell’Iraq e dell’Oriente
• Il giudizio da parte di un tribunale competente e indipendente dei criminali di guerra e dei responsabili della sanguinosa repressione sotto il regno di Assad negli ultimi 40 anni
• La ricostruzione del paese nel rispetto delle popolazioni, dell’ambiente e della cultura locale e la creazione di condizioni per il ritorno alle loro case degli sfollati in tutta sicurezza.
Nel caso in cui i negoziati con il regime tirannico di Bashar non dovessero andare in porto, il popolo non avrà purtroppo altra scelta che quella di continuare la sua lotta con forza e convinzione, anche al prezzo di delle terribili attuali sofferenze, per costruire una Siria rispettosa dei propri cittadini.
– Omaggio alle vittime della tirannia!
– Viva la Rivoluzione siriana!
GINEVRA II, una “Conferenza di pace”: perché e per chi?
Invito a un presidio per far sentire la voce del popolo siriano
Ginevra 24 gennaio 2014, ore 16.30, presidio alla Place des Nations
Alle 15.30 è previsto l’arrivo delle delegazioni di oppositori e oppositrici siriani/e al regime di Assad.
Il presidio è organizzato da : FemmeS Pour la Démocratie, Association of Human Rights and Civil Society, SyriAid, Collectif Jasmin, Coordination Committee to support the Syrian Revolution in Zürich, Citoyenneté (Mwatana), Ila Souria, Collectif Urgence Solidarité Syrie, Courant de la Gauche révolutionnaire en Syrie, Souria Houria, Zaytoon, Le comité de coordination de Paris pour le soutien à la révolution syrienne
E sostenuto da : SolidaritéS, Movimento per il Socialismo (MPS/BFS), Alternatives Vevey, Fondation pour l’Entre – Connaissance, ACOR SOS-Racisme, Luc Recordon (Consigliere agli Stati, Vaud), Josef Lang (Vicepresidente dei Verdi Svizzeri e del Comitato GSSE-Berna).