Nel dibattito sul freno ai disavanzi ritorna spesso la questione del debito pubblico e della sua supposta gravità. D’altronde contenere i disavanzi significa mettere un freno, nella logica di chi lo propone, all’aumento del debito pubblico.
La lotta all’indebitamento viene poi condotta con argomenti tolti dall’armentario del peggior senso comune, quale l’idea che lo Stato sia come una famiglia (che quindi non possa indebitarsi più di quanto “guadagna”) o che i debiti che oggi vengono contratti si trasformeranno in una pesante e negativa eredità per le generazioni future.
Naturalmente queste idee vengono avanzate private di qualsiasi riferimento e dato concreto. Ad esempio, dimenticando che ad ogni passivo molto spesso corrisponde un attivo. Se una famiglia costruisce una casa e per farlo contrae un debito ipotecario, essa è tutt’altro che impoverita. È vero che ha un debito e che questo debito le costa: ma è anche vero che ha un patrimonio (la casa), che le permetterà di non pagare l’affitto (o se questa casa venisse affittata permetterebbe di incassare un affitto, magari superiore agli interessi sul debito) e che, in prospettiva, potrebbe anche aumentare di valore.
Il Cantone Ticino, sempre per restare in questo ambito, si trova nella stessa situazione. Infatti da ormai più di vent’anni gli oneri finanziari del cantone (cioè quel dato che Indica il costo degli interessi e degli ammortamenti rispetto ai ricavi) è costantemente in discesa. Ricordiamo infatti che tale indice era, ancora 15 anni fa (nel 1998), superiore al 10%. Nel 2012 si è quasi dimezzato (5,7%) e in prospettiva tenderà a diminuire ulteriormente (è previsto al 5% nel 2014).
Ma al di là di questo dato, significativo e da solo sufficiente a mostrare quanto ideologico e astratto sia il dibattito sull’indebitamento, vanno aggiunte altre riflessioni di ordine più squisitamente politico, in particolare quelle relative al “lascito” negativo che sarebbe costituito dal debito ereditato dalle future generazioni.
Naturalmente, come detto, tutto questo viene assolutamente discusso senza entrare nel merito degli “attivi” ai quali corrisponde tale debito. Attivi che possono essere di vario genere. Ad esempio: è meglio lasciare in eredità una situazione finanziaria più equilibrata ed un livello di formazione scadente o il contrario? È meglio lasciare una situazione finanziaria più equilibrata o un sistema sanitario di qualità? È meglio lasciare una situazione finanziaria più equilibrata o un ambiente degradato ed inquinato?
Sono tutti interrogativi ai quali, ci pare, sia abbastanza facile rispondere.