Lo scorso mese di novembre una serie di organizzazioni sindacali di base ed altre associazioni del settore (tra le quali anche l’Associazione Giù le mani) si sono ritrovate ed hanno approvato un appello internazionale ai lavoratori del settore del trasporto ferroviario in tutta Europa. Alcuni dei partecipanti a questo incontro animeranno pure la conferenza che si terrà il prossimo 15 febbraio a Bellinzona (vedi accanto). Pubblichiamo qui di seguito ampi estratti di questo appello.
Il sindacalismo ha la responsabilità di proporre alternative e costruire i rapporti di forza che consentano ai lavoratori di invertire questa tendenza. È necessario agire sul piano interprofessionale, per unificare le nostre lotte e offrire prospettive di cambiamenti profondi nell’organizzazione della società. E’ essenziale che ciascun settore di attività, ancori questo approccio alla realtà, e che sia la base e la massa dei lavoratori ad appropriarsene e a metterlo in opera.
I nostri sindacati si sono riuniti a più riprese. Essi portano a conoscenza dei ferrovieri dei vari paesi europei il loro accordo sui punti elencati di seguito e lavoreranno insieme per costruire le mobilitazioni necessarie. Il nostro approccio continua quello della Rete sindacale internazionale di solidarietà e di lotta e della rete sindacale Rail sans frontière ed avviene nel rispetto con le decisioni di ciascuna delle nostre organizzazioni di essere o no membro di una organizzazione sindacale internazionale, soprattutto, è aperta a tutte le organizzazioni che approvano questa affermazione e la traducono in atti con la pratica quotidiana delle loro attività.
Dopo il ” modello Inglese” nei primi anni ’90 e i suoi tragici incidenti, la privatizzazione delle ferrovie si è estesa a tutta l’Europa
Ciò è stato fatto in diverse forme : Trasferimento di attività al settore privato (ristorazione ferroviaria, pulizia, accoglienza clienti, …), moltiplicazione di società di diritto privato in cui il personale non ha più le garanzie sociali dei ferrovieri, separazione tra infrastruttura ferroviaria e trasporto ferroviario, la creazione di società ferroviarie private che impongono condizioni di lavoro peggiori. Anche all’interno di ciò che resta delle aziende pubbliche, le incessanti ristrutturazioni hanno avuto importanti conseguenze: aumento dei carichi di lavoro, stupida concorrenza tra i servizi, aumento degli incidenti sul lavoro …
I governi e i datori di lavoro moltiplicano gli interventi e le attività in ciascuno dei nostri paesi, per cercare di convincere che la privatizzazione delle ferrovie è ineluttabile. Questo non è basato su una seria valutazione della ” liberalizzazione ” già implementata da oltre 20 anni …
Al contrario, nonostante sia il miglior modo di trasporto, sociale e ambientale, il traffico merci su rotaia è diminuito a favore della strada, che è invece la modalità di trasporto più pericolosa e regno del dumping sociale. I viaggiatori sono di fronte ai treni più costosi, più spesso in ritardo o cancellati e a stazioni deserte. Su tutta la rete ferroviaria, la proliferazione di aziende coinvolte, talvolta con interessi contrastanti, pone rischi significativi per la sicurezza.
Fermare la distruzione della nostre vite e del servizio ferroviario pubblico !
Gli incidenti molto gravi in estate 2013 in Francia, Spagna, Svizzera, anche se hanno cause diverse e molteplici, illustrano drammaticamente i limiti di questo sistema. I sindacati dei ferrovieri hanno continuato a mettere in guardia contro i pericoli di politiche imposte all’interno delle nostre reti. E giunto il momento di porre fine a questo caos, a queste misure pericolose, a questo saccheggio del servizio ferroviario pubblico.
20 anni di esperienza dimostrano: la privatizzazione non è una buona soluzione … e questo è esattamente ciò che i governi, datori di lavoro, le istituzioni europee vogliono ancora accentuare ! Poiché la privatizzazione non ha funzionato per il trasporto merci, ci invitano a fare lo stesso per tutto il traffico dei passeggeri e per la gestione delle stazioni.
Il trasporto ferroviario delle merci è già stato aggredito
In tutta Europa, le compagnie ferroviarie private forniscono ora questo traffico, a scapito di operatori ferroviari pubblici. Qual è il bilancio? Decine di migliaia di ferrovieri hanno visto i loro diritti ridursi e lavorano in pessime condizioni. Gli azionisti delle aziende del trasporto ferroviario merci si arricchiscono sulle spalle dei ferrovieri. E contrariamente a quanto è stato annunciato da tutti i liberisti europei, questo non ha portato a sviluppare il traffico. Al contrario, il traffico ferroviario delle merci continua a diminuire, in quanto si tratta di una scelta politica a favore dei datori di lavoro nel settore stradale, dove le condizioni sociali dei lavoratori sono ancora peggiori.
Lo sviluppo del traffico merci su rotaia è una necessità sociale ed ecologica. Questo è un servizio pubblico che deve essere effettuato da imprese pubbliche!
Fermiamo il degrado del trasporto passeggeri !
La privatizzazione del trasporto è negativa per ferrovieri e per la società nel suo complesso. Ma i governi e i datori di lavoro continuano a organizzare la privatizzazione del trasporto passeggeri ! Invece di cooperare tra loro, le aziende pubbliche di ogni paese stanno lottando per organizzare la privatizzazione nei paesi vicini! Per loro l’obiettivo è quello di creare nuove imprese, dove ferrovieri non hanno più diritti contrattuali : E per loro queste nuove imprese sostituiranno le aziende di Stato.
Deve terminare il Monopoly ferroviario a cui giocano i boss delle ferrovie europee! Il cittadini di tutti i nostri paesi hanno bisogno di treni in orario, puliti, con personale a bordo e nelle stazioni. Questo è un servizio pubblico che deve essere effettuato da imprese pubbliche!
La proposta fatta dalla Commissione europea di modificare il regolamento 1370/2007 OSP è illusorio credere che essa migliorerà il servizio pubblico. In realtà essa è il solo scopo di mettere i lavoratori in concorrenza alfine di ridotte i costi salariali e peggiorare le condizioni dei ferrovieri in nome del dogma europeo.
Non è possibile garantire all’utenza un servizio pubblico di qualità, d’assicurare la puntualità dei treni e garantirne la sicurezza imponendo precarietà e pessime condizioni di lavoro ai ferrovieri.
Più democrazia locale e regionale non impone la privatizzazione
Noi sosteniamo che i servizi pubblici siano controllati più da vicino dai cittadini, ma la spartizione delle reti pubbliche nazionali non ha alcuna utilità per gli utenti, ed è usato principalmente per attaccare i diritti sociali dei ferrovieri. Le aziende private prendono questi mercati e recuperano personale la cui formazione è stata finanziata dalle imprese pubbliche. Ma si applicano le regole sociali che non sono più quelle delle imprese pubbliche!
In tutte le regioni dei paesi d’Europa, il trasporto ferroviario è un servizio pubblico che deve essere eseguito da imprese pubbliche
Infrastrutture e servizi ferroviari sono attività complementari
La gestione dell’infrastruttura ferroviari non può essere fatta indipendentemente dai servizi ferroviari. Deve finire la frammentazione ferroviaria tra società con interessi in conflitto, perché sono una fonte di disservizi ripetuti, di perdite finanziarie, e un pericolo per la sicurezza del traffico, della ferrovia, e degli utenti. In Italia, ad esempio, le lobby finanziarie stanno facendo pressione per una separazione sempre più forte tra infrastruttura e trasporto con l’obiettivo di distruggere il servizio pubblico e favorire le imprese private creando una specifica società, quotata in borsa, per l’alta velocità.
Anche le direttive europee non richiedono società separate! Il modello istituito in Germania ha dimostrato la sua efficacia. È per questo che i liberali stanno attaccando? Il governo belga deve rinunciare a dividere SNCB in due. I governi francese e spagnolo devono trarre le conseguenze della disorganizzazione operata per 15 anni e rivedere i loro progetti che non rispondono alle esigenze dei cittadini.
Ovunque, quello che ci serve è un servizio ferroviario pubblico fornito da tutti i ferrovieri che operano in una sola entità. Riunificare il sistema ferroviario è una necessità in tutti i paesi!
Fermare il saccheggio di beni pubblici!
La gestione dell’infrastruttura ferroviaria deve essere basata su esigenze della comunità, non sulla base della redditività finanziaria e dei profitti dei gruppi privati. Dobbiamo fermare l’ipocrisia dei ” partenariati pubblico / privati “Che consistono in finanziamenti con soldi pubblici dei profitti poi confiscati dagli azionisti delle società private.
La gestione delle infrastrutture ferroviarie, la creazione o il rinnovo delle infrastrutture ferrovieria sono un servizio pubblico che deve essere effettuato da imprese pubbliche! Il finanziamento degli investimenti deve essere assicurato dalle entità pubbliche. Ciò è alla base per un sistema ferroviario performante che risponda alle esigenze di mobilità e agli imperativi ecologici.
Denunciamo anche i grandi progetti inutili che non hanno alcun interesse per la comunità e che sono destinati ad aumentare i profitti degli industriali che si disinteressano assolutamente del diritto al trasporto e della tutela del territorio.
Le stazioni non devono diventare centri commerciali. La priorità dovrebbe essere data al restauro e alla manutenzione della rete, piuttosto che alla costruzione di nuove infrastrutture, Queste sono utili solo se trasferiscono quote di traffico stradale ed aereo esistente al trasporto ferroviario visti i suoi benefici ambientali.
Parità di diritti per tutti, al fine di evitare il dumping sociale
Il servizio ferroviario pubblico è anche ad esempio ristorazione a bordo dei treni, pulizia di treni e stazioni, tutti i servizi per gli utenti, o la manutenzione dei binari e delle infrastrutture. Non vi è alcuna ragione per cui il dipendente di queste aree non abbia gli stessi diritti sociali come tutti ferrovieri. L’esternalizzazione di molte attività attraverso l’outsourcing, l’apertura di filiali, il trasferimento totale al settore privato, non ha alcuna giustificazione tecnica e non migliora la qualità del servizio offerto. Esso serve solo a ridurre i diritti dei dipendenti e ad arricchire i padroni.
Rivendichiamo uguali diritti, bastati sullo statuto e regolamentazione di lavoro per i ferrovieri pubblici, per tutti coloro che operano direttamente ed indirettamente nelle attività ferrovierie. Chiediamo le stesse condizioni di lavoro per tutti i lavoratori della ferrovia attraverso un unico CCNL basato sul contratto della società pubblica.
Il trasporto ferroviario è utile alla società
Deve essere garantito da aziende pubbliche perchè gli interessi delle società private non sono al servizio della comunità, ma hanno il solo scopo di arricchire i loro azionisti. La privatizzazione del settore ferroviario significa treni più costosi, la chiusura delle linee “non redditizie”. La concentrazione solo sui mercati più redditizi, abbandonando il traffico regionale e linee trasversali di ogni paese a vantaggio solo di alcune grandi collegamenti europei ad alta velocità, e il degrado della sicurezza ferroviaria. Successivi “pacchetti ferroviari” rafforzeranno la liberalizzazione del settore ferroviario, la Commissione europea intende rafforzare ulteriormente questa deriva attraverso il “quarto pacchetto” che sarà discusso nei prossimi mesi al Parlamento europeo.
Insieme possiamo difendere i diritti di tutti i lavoratori dele ferrovie, ci rifiutiamo di essere in competizione tra di noi, chiediamo un servizio pubblico ferroviario, ambientalmente e socialmente utile!
Ferrovieri, trasporto pubblico, servizio pubblico
Il settore ferroviario non è isolato. E’ l’insieme del diritto al trasporto, è il servizio pubblico ad essere attaccato. L’azione unitaria dei ferrovieri europee che noi abbiamo l’ambizione di costruire si inserisce in un movimento più largo e lo rafforza. Un’altra politica dei trasporti, che risponda ai bisogni della popolazione e che si appoggi sugli aspetti ecologici e sociali è necessaria.
I nostri sindacati ribadiscono il loro impegno a lavorare insieme per un servizio ferroviario pubblico per soddisfare le esigenze sociali della comunità servita da aziende pubbliche con personale regolato dallo stesso contratto di lavoro. Con tutti i sindacati che rifiutano la privatizzazione e la frammentazione delle imprese ferroviarie pubbliche, costruiamo un movimento unitario che riunisca tutti i ferrovieri d’Europa in uno sciopero!