Il Movimento per il socialismo (MPS) ha preso atto della decisione del Gran Consiglio di approvare la nuova Legge sull’apertura dei negozi.
L’MPS non condivide l’impostazione di questa legge che rappresenta un nuovo inaccettabile passo in un processo di liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi che avrà conseguenze negative sociali importanti.
Questo non solo dal punto di vista delle condizioni di lavoro del personale, che peggioreranno; ma la liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi annessi alle stazioni di benzina (punto fondamentale e spesso sottovalutato di questa nuova legge) rappresenta un elemento di novità le cui conseguenze sociali negative sono fortemente sottovalutate.
Per tutte queste ragioni il deputato dell’MPS Matteo Pronzini ha votato contro questa legge, confermando in questo modo un orientamento da sempre difeso dall’MPS e concretizzatosi anche nella lunga battaglia che abbiamo condotto contro il lavoro domenicale al FoxTown.
L’MPS prende atto dell’annuncio delle organizzazioni sindacali di voler promuovere il referendum. Referendum che l’MPS sosterrà con tutte le sue energie, con la speranza che le organizzazioni sindacali che si faranno promotori di questo referendum mettano in atto la necessaria energia e determinazione per vincere questa battaglia. Sarà loro responsabilità fare di tutto affinché la popolazione ticinese, che ha quasi sempre rifiutato, in occasione di votazioni popolari, la liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi, confermi ancora una volta questo orientamento.