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Claudia Leu“Mamma perché dal Cile tu sei venuta in Svizzera?” “Se non fossi venuta, voi non sareste mai nati, mi vien da dire di primo acchito”. È questa una semplice domanda che i miei figli, oramai di terza generazione, mi hanno posto già molte volte e alla quale non è stato facile dare una risposta a quella che potrei dare, con molta facilità, a chi è a conoscenza del colpo di stato di stampo fascista che ha vissuto il mio paese con tutte le sue drammatiche conseguenze. Purtroppo il capitalismo è anche questo: “Divide le famiglie!”.

 

Ma ecco che dal mio vissuto, come figlia di rifugiati politici, nascono pure stimolanti discussioni su ideali di società e valori di giustizia che cerchiamo di trasmettere in ogni modo alla nostra famiglia.
Perché mi candido dunque?
Nessun essere umano può essere colpevilazzato per il contesto nel quale nasce. Non nasciamo tutti uguali dal punto di vista della condizione sociale. Ci sono i poveri e ci sono i ricchi.
È qui che appare necessario l’intervento della politica, per ribaltare un ordine sociale che ognuno si trova ad affrontare fin dalla nascita.
In questa prospettiva non vi son dubbi che l’anello più debole della società sono i salariati , particolarmente toccati in questo momento. Ridistribuzione equa della ricchezza, parità salariale, difesa del servizio pubblico come scuole e ospedali, giustizia sociale, ecc…sono diritti fondamentali, le premesse per godere di un’esistenza felice e degna e a cui hanno diritto tutti i cittadini e non solo una piccola parte ma che detiene una gran parte di capitali come succede anche qui. Per questo mi identifico con le convinzioni e le battaglie dell’MPS e della lista che esso conduce. Sono anche le mie e spetta anche a me ( e a noi tutti) difendere queste convinzioni mobilitandoci.

 

Candidata no 25 sulla lista no 3 (MPS-PC) per il Gran Consiglio

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