Sabato 23 e domenica 24 si è riunito ad Atene il Comitato centrale di SYRIZA, introdotto da Tsipras con una relazione che poneva quattro condizioni per poter realizzare il “compromesso” con le istituzioni europee. Le condizioni, secondo il leader, sono:
1) l’avanzo primario deve rimanere a non più dell’ 1,5%, al massimo potrà arrivare al 2%, ma non subito;
2) basta con i tagli alle pensioni e alle retribuzioni dei dipendenti pubblici;
3) occorre negoziare per una ristrutturazione del debito
4) occorre poter mantenere delle risorse finanziarie per poter fare degli investimenti pubblici in strade, ponti, “nuove tecnologie”.
Ma Tsipras non ha illustrato chiaramente i dettagli delle trattative, come se SYRIZA dovesse solo essere informata della situazione, quando invece la stampa, prevalentemente di destra, identifica totalmente il partito con il governo. I Κωνσταντοπούλου rappresentanti della Piattaforma di sinistra hanno presentato un loro testo che, al termine del dibattito ha ottenuto 75 voti (pari al 44%), contro i 95 che sono andati alla posizione di Tsipras. Un voto è rimasto in bianco. Un’altra trentina di componenti del CC erano partiti prima del voto finale. Le scadenze cruciali sembrano diluirsi un po’, fino a settembre. Il testo della sinistra è stato redatto dopo una lunga discussione tra le varie componenti della Piattaforma (DEA, Red Network, Corrente di sinistra di Lafazanis e altri raggruppamenti minori).
A parte Lafazanis, ministro delle attività produttive e dell’ambiente, tutti gli altri membri del governo, anche quelli tradizionalmente collocati a sinistra nel partito, Ntavanellos hanno fatto quadrato con Tsipras. La presidente del parlamento, Zoé Konstantopoulou (nella foto), pur non opponendosi formalmente a Tsipras, ha illustrato nel suo intervento alcune delle mancanze del governo in materia di gestione del debito e delle trattative e ha chiesto almeno una sospensione unilaterale per un anno del pagamento del debito. Ha anche criticato la nomina di Lambis Tagmatarchis come nuovo direttore della emittente pubblica ERT, che aveva diretto già sotto il governo del PASOK di George Papandreou.
A seguito dei pesanti attacchi della stampa contro Antonis Ntavanellos, il leader di DEA, membro dell’Ufficio politico di Syriza, descritto come il “principale responsabile” dell’opposizione all’interno di Syriza, il Comitato centrale ha approvato a maggioranza una mozione di solidarietà