Il coordinamento del MPS ha discusso, in occasione della sua ultima riunione, delle prossime elezioni nazionali. La discussione all’interno dell’MPS si era fino ad oggi orientata nella prospettiva di non presentare candidati dell’MPS alle prossime elezioni nazionali. Le recenti decisioni del Partito Socialista hanno tuttavia modificato i termini della discussione.
La proposta del comitato cantonale, che verosimilmente verrà accolta dal congresso del partito, di candidare il liberale Jacques Ducry per il Consiglio degli Stati avrebbe come conseguenza l’assenza di candidati, allo stato attuale delle discussioni, che si dichiarano o si richiamano alla sinistra e alle tradizioni di lotta del movimento operaio. Sui temi fondamentali questa candidatura incarna valori e programmi liberali, alla base del capitalismo contemporaneo, che noi riteniamo essere al fonte fondamentali dei problemi economici e sociali con i quali i salariati sono confrontati. Basti pensare, a titolo puramente esemplificativo, che in un momento in cui appaiono sempre più chiari gli orientamenti e le logiche neoliberali della UE, nel momento in cui in Ticino appare sempre più chiara un’opposizione alle politiche dell’UE e la necessità di ridefinire i rapporti tra Svizzera e UE, il PS propone, quale rappresentate del Ticino “progressista” un candidato che, nella sua qualità di presidente del NUMES (Nuovo movimento europeo svizzero), è favorevole ad “una rapida adesione della Svizzera all’Unione europea”.
L’orientamento dei social-liberali sembra oggi voler indicare che per la sinistra l’unica alternativa sia quella di abbracciare sempre di più atteggiamenti liberali, un po’ nella stessa scia di quanto hanno fatto o stanno facendo queste formazioni politiche in altri paesi come la Francia o l’Italia.
In fondo, il problema che si pone e che l’MPS pone in un’ottica radicalmente diversa, può essere così riassunto: cosa significa oggi una politica di sinistra? Quali debbono essere i suoi aspetti fondamentali?
Il coordinamento dell’MPS ribadisce la sua decisione di non presentare liste e candidati per l’elezione del Consiglio Nazionale. Tuttavia, anche per favorire la discussione alla quale abbiamo qui sopra accennato, l’MPS ha deciso di assumere l’iniziativa della presentazione di una lista per il Consiglio degli Stati affinché sia possibile, a tutti coloro che lo desiderano, esprimere un voto per un candidato di sinistra.
Per questo il coordinamento ha deciso che, qualora la configurazione attuale dovesse essere confermata, presenterà una lista per il Consiglio degli Stati. Sulla lista figurerà Giuseppe Sergi, coordinatore dell’MPS, insegnante, già sindacalista sia a livello cantonale che nazionale.
L’MPS è a disposizione per discutere questa propria decisione con tutte le forze politiche e associative della sinistra che condividono la necessità di una rappresentanza della sinistra.
La decisione definitiva sulla presentazione della lista verrà presa anche sulla base dell’evoluzione della discussione politica.
Bellinzona, 22 maggio 2015