Cari amici e compagni,
senza dubbio avrete già capito: sta per succedere qualche cosa di estremamente grave. Nel braccio di ferro che si svolge da vari mesi tra la Troika dei creditori e il governo greco, la cui elezione aveva significato un’immensa speranza per tutte le forze che si battono contro l’austerità e il neoliberismo in Europa, la parte greca sta cedendo.
Le ultime proposte che sono state inviate da Atene significano che è stato accolto l’essenziale delle richieste dei creditori. Non si tratta di niente di meno che di un nuovo piano di austerità, di una nuova purga in una dose di otto miliardi di euro, che graverà per l’essenziale sulle spalle dei salariati e dei pensionati.
Un tale pacchetto di misure, del tutto paragonabile all’ intruglio somministrato senza sosta al paese da cinque anni, può solo provocare un’ulteriore recessione, disoccupazione, povertà. E questo in un paese che in cinque anni ha già perso un quarto del suo prodotto nazionale, dove la disoccupazione colpisce oltre un adulto su quattro, e un terzo della popolazione è al di sotto della soglia di povertà.
Cari amici e compagni,
occorrerà fare un bilancio politico della traiettoria che ha portato là dove ci troviamo attualmente un governo che è stato portatore di una speranza popolare molto aldilà delle frontiere di questo piccolo paese. Ma non è il compito dell’ora.
In questo momento occorre mobilitarsi e fare pressione:
- sul governo greco, finché l’accordo non è firmato, perché non commetta l’irreparabile. Una capitolazione del governo Syriza avrebbe conseguenze incalcolabili per le forze progressiste in Europa e nel mondo. Bisogna far passare il messaggio.
- sul gruppo parlamentare di Syriza perché i suoi deputati non votino un accordo contrario su ogni punto al mandato che gli è stato conferito meno di sei mesi fa dal popolo greco.
Cari amici e compagni,
voglio dirvi che migliaia di militanti di Syriza si battono e continueranno a battersi, in condizioni difficilissime, perché la speranza del popolo e le lotte di tutti questi anni non siano dilapidate.
Sappiatelo: forze significative della società non si faranno ingannare dalla propaganda che si scatena per travestire la realtà e preparare il terreno alla rinuncia e al disonore.
Tutte queste forze hanno un bisogno vitale di sostegno internazionale.
C’è ancora tempo per evitare una tragedia greca, che non può che essere una tragedia per tutte le forze che lottano e resistono in Europa e nel mondo.
Restate al nostro fianco !
Continuiamo la battaglia !
NO PASARAN !