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125649-bizmoney-greece-financial-crisis-20100225Oggi 15 luglio 109 membri su 201 (la maggioranza) del Comitato Centrale di Syriza ha preso posizione contro l’accordo firmato dal governo con i creditori definendolo «un memorandum di natura assoggetante oneroso e umiliante».

Pubblichiamo qui di seguito la dichiarazione.

“Il 12 luglio un golpe è stato messo a segno a Bruxelles. Un golpe che ha provato che l’obiettivo dei dirigenti europei era di infliggere una punizione esemplare a un popolo che aveva un orientamento differente, e che si allontanava, andando al di là del modello neoliberale dell’estrema austerità. Un colpo di Stato che mira direttamente a ogni nozione di democrazia e sovranità popolare.

L’accordo con le “istituzioni” è il risultato di ricatti e uno strangolamento economico immediato. È un nuovo un memorandum di natura assoggetante oneroso e umiliante per il paese e per il nostro popolo.
Ci rendiamo conto della pressione soffocante che è stata esercitata sulla parte greca (sui negoziatori, tra i quali Euclide Tsakalotos et Alexis Tsipras], ma crediamo comunque che il fiero NO del popolo in occasione del referendum non permette al governo di sottomettersi all’ultimatum estorsore dei creditori.
Questo accordo non è compatibile con le idee e i principi della sinistra. Ma, ancor più importante, non è compatibile con i bisogni delle classi popolari e non può essere accettato dai membri e dai quadri di Syriza.
Domandiamo che il Comitato centrale sia riunito immediatamente e domandiamo ai membri, ai quadri e ai deputati di Syriza di mantenere l’unità del partito, sulla base delle decisioni del nostro Congresso e dei nostri impegni programmatici.”