Questa mattina (venerdì 21 agosto), 25 parlamentari di SYRIZA hanno lasciato il gruppo del partito per creare un nuovo gruppo chiamato “Unità Popolare”. La maggior parte di questi parlamentari sono affiliati alla Piattaforma di Sinistra, ma hanno partecipato anche altri come Vangelis Diantopoulos e Rachel Makri, stretta collaboratrice di Zoe Kostantopolou. Questa è una novità importante per la politica greca ma anche per la sinistra radicale, in Grecia e a livello internazionale. Bisogna sottolineare tre elementi.
Il primo è che “Unità Popolare” è il nome di un nuovo fronte politico che raggruppa tredici organizzazioni della sinistra radicale, quelle che hanno firmato il testo del 13 agosto per la costituzione di un Fronte del No. Questo fronte è il primo risultato tangibile della ricomposizione all’interno della sinistra radicale greca. Una ricomposizione che impara le lezioni degli ultimi cinque anni e dell’esperienza di Syriza al governo e del suo risultato catastrofico.
Il secondo è che l’obiettivo del fronte è costituire l’espressione politico del No che è stato detto sia alle elezioni in gennaio che al referendum del 5 luglio. I principali punti di programma sono la rottura con l’austerità e i memorandum, il rifiuto di tutte le privatizzazioni e la nazionalizzazione sotto contro sociale dei settori strategici dell’economia, a cominciare dal sistema bancario, e più in generale una serie di misure radicali che spostino l’equilibrio delle forze a favore del lavoro e delle classi popolari e che aprano la strada per una ricostruzione progressiva del paese, della sua economia e delle sue istituzioni.
Questi obiettivi non si possono realizzare senza l’uscita dall’Eurozona, come è stato abbondantemente dimostrato dal recente disastro, e senza rompere con le politiche istituzionalizzate dell’Unione Europea. Il fronte lavorerà anche per una lotta internazionalista unitaria attorno a obiettivi comuni, a livello europeo e internazionale, sosterrà l’uscita dalla NATO, la rottura degli accordo tra Grecia e Israele e si opporrà radicalmente alle guerre e all’interventismo imperialista.
Il terzo elemento è che questo nuovo gruppo parlamentare è ora il terzo in termini di grandezza nel parlamento greco, davanti al partito neonazista Alba Dorata. Questo vuol dire che nei prossimo giorni il leader di Unità Popolare, Panagiotis Lafazanis, riceverà un mandato lungo tre giorni per costituire un governo, come previsto dalla costituzione greca. Dopo le dimissioni del governo Tsipras il mandato per la costituzione di un nuovo governo è ora nelle mani del secondo partito, Nuova Democrazia, il principale partito dell’opposizione di destra. Questo lasso di tempo verrà usato da Unità Popolare per innescare un dibattito largo e una mobilitazione delle forze sociali che vogliono combattere l’austerità e i memorandum, quelli vecchi e quello nuovo.
Il programma del partito e la lista completa dei sostenitori tra le personalità della sinistra (che ci aspettiamo che sia impressionante), saranno resi pubblici all’inizio della prossima settimana.