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antarsya-701x389Dopo l’annuncio delle dimissioni di Alexis Tsipras e l’annuncio di elezioni legislative anticipate per il 20 settembre prossimo, la Piattaforma di sinistra di Syriza ha pubblicato questa risposta.

Nel suo discorso che annunciava le elezioni anticipate, Alexis Tsipras è apparso con un altro viso, completamente e radicalmente contrapposto a quelli che erano stati finora gli impegni e le lotte di Syriza. La prima e principale promessa di Alexis Tsipras è stata l’adattamento al terzo Memorandum di austerità e di pesante asservimento del paese, un Memorandum che egli ha accettato di firmare senza consultare i militanti e i quadri dirigenti di Syriza.

Le elezioni decise da Alexis Tsipras rappresentano un rigetto totale del fiero NO del referendum. Sono una pietra tombale sulle lotte contro il memorandum e sulle aspettative antiausterità del popolo. L’obiettivo di queste elezioni anticipate annunciate nel mezzo dell’estate non è solo di sbarazzarsi degli impegni anti-Memorandum presi da Syriza, ma anche di chiedere al popolo greco di mettersi una corda al collo e di approvare un nuovo Memorandum votando per Tsipras o per Nuova Democrazia, o il Pasok o To Potami, i partiti che costituiscono il nuovo consenso nei confronti dell’austerità.

Fedele agli impegni di Syriza, in accordo con il NO del popolo greco, la Piattaforma di sinistra solleva alta la bandiera della lotta per un’alternativa alla crisi, per la ricostruzione produttiva e progressista del paese.

La Piattaforma di sinistra contribuirà immediatamente alla creazione di un vasto fronte democratico, progressista e anti-Memorandum, che si presenterà alle elezioni con l’obiettivo di battersi per l’annullamento di tutti i Memorandum, e per la cancellazione della maggior parte del debito; per difendere il NO combattivo espresso dal popolo greco in occasione del referendum del 5 luglio; per farla finita con l’austerità nei salari, le pensioni, la spesa sociale; per fermare la liquidazione dei beni pubblici e delle risorse della Grecia; per indirizzare il paese su una nuova strada di indipendenza nazionale, di sovranità, di ricostruzione, in una nuova traiettoria progressista.