18 dicembre, giornata internazionale dei migranti. Ci sono state le immagini degli “assalti” coordinati di centinaia di persone che si arrampicavano su reticolati di filo spinato nelle enclaves spagnole di Ceuta e Melilla, in Marocco. Poi la conta macabra di decine, centinaia, migliaia di persone morte annegate nel Mediterraneo, le immagini dei sopravvissuti stravolti dopo essere riusciti ad attraversare il mare su una imbarcazione di fortuna.
Se il loro numero è diminuito in queste ultime settimane, soprattutto in ragione di condizioni meteorologiche più difficili e di una temperatura dell’acqua più bassa, sono ancora in molti a tentare di raggiungere l’Europa, fuggendo alcuni la guerra nei loro paesi, altri la miseria.
Questo afflusso di migranti e di rifugiati è realmente il più rilevante dalla seconda guerra mondiale, come si è potuto leggere e sentire di recente? I dati dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (l’Alto Commissariato per i Rifugiati o HCR), che conta dal 1951, in ogni paese del mondo, i richiedenti asilo, quelli che hanno ottenuto lo status di rifugiati, gli sfollati interni o anche gli apolidi, permettono di rispondere a questa domanda: si, è vero. Non ci sono mai stati, decisamente, tanti rifugiati nel mondo da più di sessanta anni – si includono, qui e in seguito, nella denominazione di “rifugiati”, tutte le categorie più sopra menzionate.
L’aumento, progressivo, ha conosciuto un’accelerazione folgorante dal 2005. Si calcolavano quell’anno 19,4 milioni di rifugiati nel mondo – senza contare i rimpatriati, tornati a casa loro dopo un periodo di esilio. All’inizio del 2015, erano 52,9 milioni.
Il numero dei rifugiati nel mondo è esploso nel XXI secolo
Questo forte aumento deriva soprattutto dalla moltiplicazione dei conflitti – l’HCR ne ha indicati 14 nel corso degli ultimi cinque anni: otto in Africa (Costa d’Avorio, Repubblica centroafricana, Libia, Mali, Nigeria del nord, Repubblica democratica del Congo, Sud Sudan e, quest’anno, Burundi), tre nel Medio Oriente (Siria, Iraq, Yemen), uno in Europa (Ucraina) e tre in Asia (Kirghizistan, diverse regioni della Birmania e del Pakistan). Vi hanno pure contribuito le conseguenze di conflitti passati, come le guerre civili in Colombia o in Nepal.
I Siriani, prima nazionalità rappresentata
Nessuna meraviglia che il contingente più consistente di rifugiati provenga dalla Siria, dove la guerra civile cominciata nel 2011 è ormai una guerra totale in un paese in rovina. L’HCR contava all’inizio dell’anno 11,7 milioni di sfollati siriani, su una popolazione iniziale di 23 milioni di persone, cioè più della metà. La situazione è talmente catastrofica nel paese che l’agenzia delle Nazioni unite riconosceva automaticamente come “rifugiato” ogni persona in fuga dalla Siria.
I Colombiani
Sorprende di più che la seconda nazionalità più rappresentata tra i rifugiati nel mondo sia quella colombiana. Poco più di sei milioni di persone sono fuggite dagli scontri della guerra civile tra l’esercito e i gruppi della guerrilla – FARC innanzi tutto – che ha causato la morte di più di 220.000 persone. Si tratta principalmente di sfollati interni.
Gli Irakeni
Gli Irakeni sono la terza nazionalità più coinvolta, con 4,1 milioni di rifugiati. Poco più di un terzo (1,5 milioni di persone) sono gli sfollati interni, mentre gli altri sono fuggiti dal paese, che ha conosciuto la guerra nel 2003, poi la guerra civile tra sciiti e sunniti.
Le 15 nazionalità che contano il maggior numero di rifugiati nel 2014
Siria, Colombia, Iraq, Afghanistan, RDC, Sudan, Somalia, Pakistan, Myanmar, Nigeria, Ucraina, Repubblica Centroafricana, Costa d’Avorio, Azerbaigian, Sud Sudan.
Per la cronaca, l’HCR comprendeva 104 rifugiati francesi alla fine del 2014: 54 negli USA, 36 in Canada e 14 in Germania. Come spiegava Slate in un articolo nel 2013, si tratta principalmente di figli nati da genitori stranieri, che sono nati sul suolo francese e hanno, dunque, la nazionalità francese, ma la cui famiglia beneficia dello status di rifugiato.
Dove sono?
Il Vicino e il Medio Oriente concentrano un terzo dei rifugiati
Dove sono questi migranti, rifugiati e sfollati? L’HCR constata che nove rifugiati si dieci si trovano in paesi considerati come economicamente meno sviluppati – e non in Europa. Tra queste principali terre “d’accoglienza”, si trova il trio che conta il maggior numero di nazionalità di rifugiati (Siria, Colombia, Irak) ma anche la Repubblica democratica del Congo (3 milioni), il Pakistan (2,8 milioni) e il Sudan (2,4 milioni).
I 10 paesi che contavano il maggior numero di rifugiati e richiedenti asili nel 2014
Numero di rifugiati, richiedenti asilo, sfollati interni e apolidi. Non compresi rimpatriati.
Siria, Colombia, Irak, RDC, Pakistan, Sudan, Sud Sudan, Turchia, Afghanistan, Nigeria.
Le regioni del Vicino-Oriente e Medio Oriente concentrano da sole un terzo dei rifugiati nel mondo (17,2 milioni), soprattutto la Turchia (1,6 milioni ossia 223 per 10 000 abitanti) e il Libano (1,2 milioni, ossia … 2 587 per 10 000 abitanti).
La Francia contava alla fine dell’anno scorso poco meno di 310 000 rifugiati o richiedenti asilo, cioè 46 per 10 000 abitanti. Ben distante da altri paesi europei come la Lettonia (1 322 per 10 000 abitanti), l’Estonia (671), la Svezia (233) e la Norvegia (109). La Germania, quanto a lei, annoverava “solo” 455 000 rifugiati e richiedenti asilo a fine 2014, cioè relativamente poco in rapporto alla sua popolazione (56 per 10 000 abitanti), ma questo numero è in fortissimo aumento dall’inizio dell’anno (Berlino si appresta ad accoglierne 800 000 da qui alla fine del 2015).
L’HCR riconosceva a giugno la sua impotenza: “Noi non siamo più capaci di raccogliere i pezzi, dichiarava Antonio Guterres, alto commissario per i rifugiati. Non abbiamo le capacità, le risorse per tutte le vittime dei conflitti.”
*Pierre Breteau e Alexandre Pouchard sono giornalisti di Les Décodeurs
Fonte Le Monde.fr | 03.09.2015 à 15h02 • Mis à jour le 18.12.2015 à 15h02 :
http://www.lemonde.fr/les-decodeurs/article/2015/09/03/le-nombre-de-migrants-et-refugies-a-explose-au-xxie-siecle-dans-le-monde_4744977_4355770.html