Sono durissime le immagini che giungono dai Balcani e da Calais in Francia, rendono bene l’idea di cosa sia diventata la vecchia civile Europa. Uomini, donne e bambini allo stremo, costretti a sfondare il muro di filo spinato per inseguire con tenacia il diritto a una vita, senza aggettivi.
Nella Francia del socialista Hollande si rastrellano, ruspe alla mano, baracche e povere cose delle migliaia di migranti che assediano la porta d’Inghilterra con la speranza di intrufolarsi in qualche modo.
Quello che resta dell’Europa Unita è l’assoluto rigore economico che cancella decine di anni di costruzione sociale, una violenza cieca ai suoi confini e la guerra. Così si alimenta solo odio tra popoli e si va a passo spedito verso la barbarie di una nuova guerra. Quello che nessuno si chiede è se e come potrà mai finire l’esodo di decine di milioni di uomini verso l’Europa. Il massimo delle politiche d’accoglienza sembra esprimerle la Merkel ed è tutto dire. I governi della UE si rimpallano i migranti in un gioco vergognoso che ha come unico obbiettivo, non dichiarato ma perseguito cinicamente, la loro scomparsa.
Sgomberare Calais,come consegnare al mare la vita di quest’umanita’ disperata, serve a sancire una punizione esemplare per chi osa attraversare le frontiere senza permesso. L’austerità picchia duro e la coperta è sempre più stretta dentro e fuori i confini della UE. La solidarietà straordinaria che si era affacciata qualche mese fa inaspettatamente ad accogliere i migranti non basta più. Rischia di essere completamente travolta dal precipizio economico e sociale in cui i governanti d’Europa ci cacciano. Se non ripartono le lotte contro il falso limite che viene imposto alle nostre vite, se non rigettiamo le loro compatibilità economiche e sociali, se non rimettiamo insieme nativi e migranti nel segno della classe di appartenenza allora i migranti diverranno il capro espiatorio a furor di popolo. Le scandalose condizioni concesse dalla UE all’Inghilterra per evitare la Brexit sono un primo amaro anticipo dei pogrom che si preparano.
Ai migranti, ai militanti No Border che hanno fronteggiato la polizia va tutta la nostra solidarietà. Ai poliziotti feriti nessuna solidarietà, nella vita si può sempre scegliere da che parte stare.