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aacorpo-basic- 101In parallelo all’iniziativa “Giù le mani dagli ospedali”, il 5 giugno saremo chiamati a votare sulla modifica di legge dell’Ente Ospedaliero Cantonale. Martedì 26 aprile si è tenuta l’assemblea primaverile della Sezione Ticino della Federazione Svizzera delle Levatrici (FSL-Ti),dove si è affrontata anche la problematica della nuova Pianificazione Ospedaliera Cantonale che prevede importanti cambiamenti nel campo dell’ostetricia.

La sezione si era già chinata sul tema con un’assemblea straordinaria nel marzo del 2014 dalla quale sono scaturite una serie di considerazioni riassunte in un documento inviato al direttore del DSS on P. Beltraminelli, seguita da un incontro con la commissione sanitaria speciale del Gran Consiglio il 28 agosto 2014. In questa occasione le rappresentanti hanno potuto illustrare i principi promossi come professioniste del settore, e le condizioni minime richieste dalla FSL-Ti affinché si allinei con la nuova pianificazione ospedaliera.
In particolare:

La nascita sia vista di principio come processo naturale, un’eccessiva medicalizzazione comporta interventi inutili, dannosi e costi non giustificati.

– La gravidanza, il parto e il puerperio a basso rischio siano riconosciuti e vengano rispettati come tali.

– La gestione di queste situazioni deve competere alla levatrice, esperta della fisiologia.

– Evitare la separazione di madre e neonato è primordiale. Nei casi ad alto rischio, reparti di Cure Intense per le donne e la Neonatologia Intensiva devono coesistere nello stesso istituto, evitando prevedibili trasferimenti e favorendo una medicina di eccellenza.

– Alle mamme di neonati che necessitano cure particolari siano offerte strutture di accoglienza adeguate.

– Venga incentivato la presa a carico in rete, rafforzando la collaborazione tra ospedali e servizi del territorio.

Il messaggio approvato dal Gran Consiglio non offre queste garanzie, andando piuttosto in direzione di una collaborazione fra pubblico e privato dove l’accento viene posto in modo particolare alla gestione di tipo manageriale invece che di servizio universale alla popolazione.
Accettando la modifica di legge il prossimo 5 giugno, di fatto, si introduce la possibilità di creare società anonime, finanziate in parte dall’ente pubblico e in parte da enti privati, sulla quale si basa la nuova pianificazione ospedaliera.
Leggi di mercato che identificano la maternità come una fonte di guadagno non devono prevalere bensì bisogna sostenere maggiormente la promozione di gravidanze parti fisiologici e la presa a carico globale delle neo-famiglie, per un benessere di tutta la popolazione e un contenimento dei costi.

Le levatrici invitano quindi la popolazione a votare NO alla modifica di Legge dell’Ente Ospedaliero Cantonale e SÌ all’iniziativa “giù le mani dagli ospedali”!