Pubblichiamo qui di seguito la lettera inviata dal deputato MPS Matteo Pronzini alla Commissione della gestione riguardante i nuovi errori presenti nel rapporto sull’iniziativa “Basta con il dumping salariale in Ticino”.
Gentili signore, egregi signori,
ieri, 20 giugno 2016, come tutti gli altri deputati ho finalmente ricevuto il vostro rapporto sull’iniziativa “Basta con il dumping salariale in Ticino”.
La nostra iniziativa è stata affrontata all’insegna dell’approssimazione, di un chiaro tentativo (riuscito) di rallentarne il corso nonché di un tentativo (in atto) di fare in modo che se ne possa discutere il meno possibile. In questa ottica rientra l’urgenza di farlo passare, costi quel che costi, in questa tornata di GC per poterlo votare in settembre (come noto l’estate non è il periodo più favorevole per le campagne di votazioni…).
Da qui la consegna fuori tempo massimo del rapporto; da qui la consegna del rapporto con una versione del testo conforme assolutamente…non conforme.
Per questo mi sono accinto a leggere il messaggio con tutta l’attenzione necessaria, visto che, questa è l’impressione che ho avuto, i membri della commissione non sembrano avergli dedicato la dovuta attenzione (se mai l’hanno letto: la vicenda del testo non conforme è significativa).
Evito di riassumervi le figuracce che avete fatto in relazione al mancato rispetto dei tempi così come l’aver allegato al rapporto un testo di legge non conforme all’iniziativa.
Leggendo il vostro rapporto ho potuto notare che le imprecisioni e gli errori da parte vostra riguardano anche i costi.
A pagina 5 viene indicato che il costo dell’iniziativa sarebbe di 9’435’000 franchi annui.
L’iniziativa chiede che vi sia un ispettore per ogni 5’000 occupati sul territorio cantonale. Secondo il vostro rapporto questo equivale ad un totale di 75 ispettori. Una semplice moltiplicazione dei due dati (75 X 5000) da 375’000. Ora questa cifra corrisponde al numero degli abitanti del Cantone, non a quello degli occupati; a meno che la vostra commissione non intenda estendere i propri controlli al lavoro minorile: che potrebbe essere anche un’idea interessante, ma esula dalla nostra discussione.
Dalle informazioni reperibili dall’annuario statistico ticinese 2016 (che ogni deputato, compreso i membri della commissione della gestione, riceve gratuitamente) risulta a pagina 99 che gli addetti in Ticino nel 2013 erano 214’389. La vostra commissione ha dunque calcolato i costi della nostra iniziativa su 160’000 addetti di troppo.
Tradotti in ispettori significa: 160’000 / 5000 = 32 ispettori di troppo. 32 ispettori su 75 corrisponde al 42% . Dunque il costo annuo dell’iniziativa non è di 9’435’000 ma di fr. 5’472’300 ( 9’435’000/100*58). Una differenza di 3’962’700 franchi. Come diceva il Gigi di Viganello non sono noccioline…
Ricapitolando il costo dell’iniziativa, secondo i vostri parametri deve essere indicato in 5’472’300 franchi.
Ma anche i dati sui costi del controprogetto non sono attendibili.
Indicativamente gli occupati sottoposti ad un CCL sono circa il 40% (dati a livello svizzero). Tradotto in occupati significa circa 90’000 donne e uomini. I rimanenti 125’000 non sottostanno ad un CCL. Dunque per rispettare la formula di 1 ispettore per 5000 (prevista anche nel controprogetto) l’amministrazione pubblica deve dotarsi di 25 ispettori ( 125’000 / 5000 = 25). Viceversa nel controprogetto ne sono indicati 18.
Ne consegue che il costo annuo del controprogetto passa da 3’289’200 a 4’025’000.
Nel dettaglio: fr. 2’502’000/18*25 = 3’475’000 per ispettori + fr. 550’000 per ispettori CP = fr. 4’025’000. Se viceversa il numero di 18 ispettori viene mantenuto è il numero di occupati per ispettore che deve essere modificato. Da 5000 occupati per un ispettore si passa a circa 7000 occupati per ispettore.
Il relatore De Rosa invece di definire i contenuti dell’iniziativa “fuori di testa” avrebbe fatto meglio a collegare la testa agli occhi e leggere attentamente quanto gli è stato passato da altri.
Credo sia chiaro a tutte e tutti che le cifre errate devono essere corrette alfine di poter dare alla popolazione ticinese dei dati chiari ed oggettivi sui costi delle due proposte su cui dovrà esprimersi.
Vi chiedo dunque formalmente di ricalcolare i costi, sia dell’iniziativa che del controprogetto in modo corretto e presentarci un nuovo rapporto corretto.
In attesa di una vostra risposta, vi saluto cordialmente.
Matteo Pronzini