a cura della redazione
I problemi della casa anziani di Biasca non si risolvono privatizzandola e peggiorando le condizioni di lavoro dei dipendenti.
Il Movimento per il socialismo (MPS) ha preso atto della volontà del Municipio di Biasca di procedere alla costituzione di un ente autonomo per la gestione della casa anziani.
Dalla lettura della bozza di messaggio municipale emerge chiaramente che questa proposta ha unicamente lo scopo di sottrarre il personale dall’attuale regolamentazione di diritto pubblico per instaurare contratti di diritto privato con meno garanzie e maggiori possibilità di licenziamento.
Si tratta di fatto di una pura e semplice ripetizione in piccolo di quanto hanno fatto le ex regie federali (posta, telefonia e ferrovie). I risultati di queste operazioni, sia in termini occupazionali che di servizio pubblico sono, soprattutto nelle Tre Valli, sotto gli occhi di tutte e tutti.
Contrariamente a quanto afferma il Municipio nella sua bozza di Messaggio i problemi gestionali alla Casa Anziani di Biasca non diminuirebbero con una sua privatizzazione; anzi, aumenterebbero e peggiorerebbe la qualità delle cure offerte agli ospiti degenti.
L’MPS ribadisce quindi la propria opposizione a questa privatizzazione e, come ha sempre fatto in questi ultimi quindici anni a difesa dello statuto pubblico e contro forme di privatizzazione palesi o striscianti, darà battaglia su questo tema lanciando, se necessario, anche il referendum al momento in cui il Consiglio Comunale approverà la costituzione dell’ente autonomo.
Alfine di prepararci per tempo a questa importante battaglia a difesa del servizio pubblico invitiamo tutte e tutti gli interessati ad una serata pubblica che si terrà:
Martedi 3 ottobre ore 19.30 a Biasca
Ristorante Vecchio Borgo via Canton Zoc 21