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di Matteo Pronzini

Negli scorsi giorni il Dipartimento Finanze ed Economia ha reso noto le date delle autorizzazioni per le aperture prenatalizie tra cui la domenica 24 dicembre 2017. Ancora una volta il DFE dimostra la sua acritica subordinazione agli interessi della grande distribuzione. Grande distribuzione che non perde occasione per proseguire nella sua logica, prettamente ideologica, di deregolamentare gli orari di apertura.
Altro non si può pensare vista la pronta risposta da parte del gruppo Lidl, che non brilla per una politica a favore del proprio personale (recenti inchieste giornalistiche hanno mostrato quali deprecabili sistemi utilizzi nella gestione del personale), che con un suo comunicato annuncia che il 24 dicembre le saracinesche dei suoi negozi rimarranno abbassate: ” Lidl Svizzera ha deciso quest’anno di non aprire alla vigilia di Natale per far sì che i dipendenti possano trascorre le festività con le loro famiglie. Le porte di tutte le filiali svizzere rimarrano quindi chiuse il 24 dicembre 2017″.
Una chiara presa di posizione che dimostra, qualora fosse ancora necessario, il carattere prettamente ideologico della decisione di Christian Vitta, d’obbligare migliaia di dipendenti (principalmente donne, madri di famiglia) a trascorrere la domenica 24 dicembre tra gli scaffali e le casse della grande distribuzione.Il Movimento per il Socialismo non può che biasimare questo ennesimo gratuito favore di Christian Vitta nei confronti della grande distribuzione, notoriamente sua grande elettrice.