L’altro giorno abbiamo appreso che la seduta del consiglio comunale prevista per il 20 marzo è stata annullata; così come era stata annullata la seduta prevista in febbraio. Ma allora non vi è proprio nulla da discutere in questa città? Dove è finita tutta la fretta di sbloccare il funzionamento delle istituzioni rimasto fermo a causa dei «cattivi» referendisti che avevano contestato gli onorari e i rimborsi spese dei municipali? Tutto sotto controllo? Non si direbbe, di fatto dal mese di dicembre non ci sono più state sedute del CC, eh sì che durante tutta la campagna referendaria il Municipio e i partiti politici che ne fanno parte, hanno insistito in maniera martellante sul fatto che il referendum avrebbe avuto come conseguenza, in caso di vittoria, di bloccare il nuovo regolamento comunale e quindi tutta la vita politica della nuova città.
Il referendum ha vinto e il regolamento non è entrato in funzione. Eppure la città, ci pare, continui la sua vita amministrativa normalmente. A bloccare invece l’attività politica delle istituzioni ci sta pensando Il Municipio e i partiti che lo sostengono.
Proprio coloro che denunciavano il fatto che il referendum avrebbe bloccato la vita istituzionale della città sembrano ora non avere… fretta.
Non sembrano aver fretta di ridiscutere una nuova proposta sugli onorari dei municipali da sottoporre al legislativo comunale e permettere così di far approvare il nuovo regolamento (tanto urgente). Sono passati quasi due mesi dal voto e non vi è ancora alcuna proposta formale e ufficiale in tal senso. E a una proposta «alternativa» un Municipio e dei partiti seri avrebbero dovuto pensare già dal momento in cui il referendum era andato in porto, cioè più di tre mesi fa…
Ma non c’è fretta nemmeno di far funzionare le istituzioni comunali. Una situazione che mostra una reale difficoltà; quel meccanismo che sembrava annunciare un futuro di travolgenti successi politici per il Municipio di Bellinzona sembra si sia inceppato.
Forse, l’annullamento repentino di questa ultima seduta è legata alle imbarazzanti domande che abbiamo posto sulla cassa pensione? Affaire a suivre!
* L’OPINIONE di Angelica Lepori Sergi, consigliera comunale MPS-POP_Indipendenti apparsa sul Corriere del Ticino del 12.8.2018