La Scuola cantonale di commercio (SCC) è sicuramente una scuola che può vantare una storia prestigiosa nell’ambito delle istituzioni scolastiche cantonali.
Essa è riuscita, nella sua lunga storia, a combinare una doppia esigenza: riuscire a dare agli studenti una formazione di qualità in ambito commerciale e permettere che questa formazione, per chi lo volesse, aprisse poi altre porte rispetto a quella professionale, in particolare quella di una carriera universitaria.
È questo duplice aspetto che, soprattutto in questi ultimi due decenni caratterizzati da sempre maggiori difficoltà sul mercato del lavoro (ed in particolare per i giovani) , ha fatto la “fortuna” della SCC. Infatti questo tipo di scuola ha l’enorme vantaggio di poter ritardare fino ai 18-19 anni la scelta definitiva verso gli studi: una via che, ad esempio, il Liceo impone molto prima. Da alcune inchieste sembrerebbe che quasi la metà degli studenti della SCC opta per degli studi universitari.
La riforma della SCC, avvenuta pochi anni, fa non ha mutato l’equilibrio della scuola, pur avendo potenziato, su richiesta delle autorità federali, la parte relativa alla formazione professionale.
Possiamo quindi affermare che la SCC continua oggi a rappresentare un’alternativa estremamente valida per i giovani che, alla fine delle media, non hanno ancora scelto in modo definitivo se seguire la via professionale o quella degli studi universitari.
Questa qualità, come detto, ha spinto la SCC verso una forte espansione. Basteranno qui pochi dati per illustrare il fenomeno. Nell’anno scolastico 1997-1998 la SCC era frequentata da 680 studenti distribuiti in 34 sezioni, circa vent’anni dopo, nell’anno scolastico 2015-2016, la SCC era frequentata da 1’212 studenti suddivisi in 63 sezioni. Attualmente la SCC conta circa 150 docenti. Tutti questi dati sono in costante aumenti anche negli ultimissimi anni.
A più riprese la SCC è stata confrontata con problemi strutturali; per questo a più riprese, man mano che l’istituto si sviluppava, sono stati ammodernati e ingranditi gli spazi. Va notato, a questo proposito, che i problemi di spazio della SCC sono legati al fatto che, nella stessa struttura, trovano posto anche altri istituti di formazione, in particolare la SSSAT -Scuola superiore alberghiera e del turismo e la SSSE – Scuola Specializzata Superiore di Economia: le tre scuole formano infatti l’Istituto cantonale di economia e commercio. Anche per questo, da poco tempo sono iniziati i lavori per ingrandire nuovamente la struttura della SCC e permettere di superare gli ormai cronici problemi di spazio.
Pur alla luce di queste ultime indicazioni non vi sono dubbi che l’organizzazione della SCC pone una serie di problemi legati proprio alle sue dimensioni: una scuola media superiore con oltre 1’2000 allievi e più di 150 docenti è una scuola che pone evidenti problemi di gestione (sia dal punto di vista didattico che amministrativo) e una serie di problemi collaterali non trascurabili (pensiamo al problema dei trasporti, della mensa, etc.). Tutte questioni che nemmeno un allargamento degli spazi a disposizione della scuola potranno risolvere.
Questo tipo di riflessioni sono già state fatte, a più riprese, per altri ordini di scuola (pensiamo alle scuole medie), poiché, giustamente, si ritiene che scuola eccessivamente sovradimensionate pongano problemi che possono cronicizzarsi.
Alla luce di questa considerazioni, con la presente mozione si chiede al Consiglio di Stato di studiare e approfondire la possibilità di sdoppiare la SCC, creando una seconda sede nel Sottoceneri, anche tenendo conto del fatto che circa la metà degli allievi che frequentano la SCC provengono proprio dal Sottoceneri (la lunga trasferta sicuramente scoraggia alcuni studenti, per cui una sede più vicina potrebbe incoraggiare la frequentazione della scuola).
*Mozione del 28.02.2018 del Deputato MpS Matteo Pronzini.