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Il Movimento per il Socialismo prende atto delle minacce proferite oggi dal CEO delle FFS Andreas Meyer durante la conferenza stampa organizzagli, come rituale annuale, dal CdS sul tema Officine FFS di Bellinzona.

Secondo Andres Meyer o la popolazione ticinese accetta senza fiatare la soppressione di centinaia di posti di lavoro attualmente in essere presso lo stabilimento di Bellinzona, ottenendo in cambio un misero piatto di lenticchie (di fatto un deposito per la manutezione leggera dei treni TiLo) o le FFS valuteranno se trasferire le attività previste nel nuovo stabiimento fuori dal Ticino.

Mayer con le sue minacce si dimentica, o vuole dimenticare, che quanto proposto nella lettera d’intenti di dicembre 2017, con la complicità del CdS e del Municipio di Bellinzona, è già di fatto un abbandono della presenza industriale delle FFS in Ticino.

Dunque le minacce proferite oggi risultano essere petardi bagnati, tipici di dirigenti aziendali arroganti ed irrispettosi verso la popolazione ticinese. Ancora una volta la popolazione ticinese ed il Canton Ticino vengono utilizzati per azioni speculative così come già accaduto nel passato in molte altre occasioni.

Ciò che sorprende, se pur non più di quel tanto, è il persistere di un atteggiamento subalterno e servile da parte del Consiglio di Stato e del Municipio di Bellinzona. Forse sarebbe ora che questi signori aprissero gli occhi e riconoscessero che hanno fatto male a dar fiducia ad Andreas Meyer ed alla dirigenza delle FFS.