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Sabato 8 settembre ci siamo riunite in più di 60 donne a Bellinzona con l’obiettivo di cominciare a discutere, riflettere insieme e organizzarsi in vista del previsto sciopero delle donne del 14 giugno 2019.

Questo incontro è stato un’opportunità per affrontare alcune tematiche che ancora oggi riguardano la nostra vita di donne: il lavoro salariato e riproduttivo, la violenza, l’immigrazione, gli stereotipi e il sessismo e la partecipazione alla vita politica.

Un’occasione per ribadire che malgrado l’approvazione, 37 anni fa, di un articolo costituzionale sull’uguaglianza e l’entrata in vigore 22 anni fa di una legge sulla parità dei sessi, la nostra situazione non è migliorata. I nostri salari e le nostre pensioni sono ancora più basse di quelle degli uomini, spesso miserabili. Se lavoriamo a tempo parziale, è perché ci facciamo carico dei due terzi del lavoro domestico, educativo e di cura: le pulizie, la cucina, il bucato, i figli e le figlie, i nipoti, i famigliari malati o anziani.

Questo lavoro, senza il quale la Svizzera non funzionerebbe, non è retribuito, ma genera della ricchezza.

Questo lavoro deve essere valorizzato!

Siamo ancor vittime del sessismo e di qualsiasi forma di violenza. Parità significa vivere senza paura di essere aggredita, lavorare senza timore di essere molestata, tornare a casa senza l’angoscia di essere maltrattata. Rispettare il nostro corpo, le nostre vite, significa mettere termine tutte le violenze fatte alle donne e riconoscere il nostro diritto di decidere in modo autonomo e per noi stesse.

Vogliamo una società fondata sull’uguaglianza e la solidarietà, senza discriminazioni, senza sessismo e senza violenza verso le donne, indipendentemente dal colore della nostra pelle, dalla nostra cultura, origine o religione, dal nostro passaporto, dal nostro orientamento o identità sessuale, dalla nostra età o dal nostro statuto.

Per tutte queste ragioni abbiamo deciso di aderire allo sciopero del 14 giugno 2019.

Vorremmo organizzare uno sciopero globale: sul luogo di lavoro e a casa. Un momento al quale ognuna di noi potrà partecipare secondo le sue possibilità: fermarsi un momento o per tutto il giorno, far disordine invece che ordine, occupare lo spazio pubblico di giorno e di notte!

Per organizzare questa giornata abbiamo bisogno di tempo per riflettere, discutere, stilare una lista di rivendicazioni e far sentire la nostra voce.

Per questo da oggi fino al 14 giugno abbiamo in programma alcuni appuntamenti.

Prima di tutto invitiamo tutte le donne a partecipare numerose sabato 22 settembre a Berna alla manifestazione nazionale contro le discriminazioni e per la parità salariale.

Abbiamo anche pensato di organizzare una serie di appuntamenti da qui al 14 giugno per continuare questo percorso insieme e approfondire la nostra riflessione e elaborazione delle rivendicazioni dello sciopero, ogni 8 del mese…

8 ottobre 2018: lo sciopero delle donne tra storia e attualità
8 novembre 2018: le tante forme della violenza alle donne
8 dicembre 2018: le donne nello spazio pubblico
8 gennaio 2019: lavoro retribuito e non retribuito delle donne
8 febbraio 2019: migrazione, razzismo e sessismo

Modalità, forme e contenuti precise di questi incontri verranno discussi tutte insieme. Per fare questo ci troveremo una prima volta mercoledì 26 settembre alle 19.00 al Biblio-Café Tra l’Altro a Lugano.

Vogliamo coinvolgere il maggior numero possibile di donne e di associazioni per la riuscita dello sciopero.

Partecipate numerose!