La neodirettrice della media di Caslano, inaugurata pochi giorni fa in pompa magna, ha pensato di bene di inviare a tutti i docenti di scuola media una comunicazione nella quale si invita a sostenere il prossimo 23 settembre il progetto di sperimentazione della Scuola che verrà.
Già in passato questo uso improprio della posta elettronica interna è stato oggetto di richiami da parte del dipartimento.
Personalmente non sarei contrario a far sì che, in occasione come queste, i docenti (o gli impiegati dello Stato in occasione di appuntamenti importanti che li riguardano) potessero ricevere documentazione, inviti commenti, da organizzazioni, associazione, etc. autorizzate a farlo. Penso, ad esempio per quel che riguarda i docenti, alle associazioni magistrali riconosciute.
Sta di fatto che, allo stato attuale, l’uso fatto da questa direttrice è contrario alle direttive interne del DECS.
La questione, tuttavia non riguarda solo la forma, ma anche il contenuto.
La direttrice in questione utilizza argomenti a dir poco inopportuni, o per lo meno curiosi; ad esempio insiste (con malcelato orgoglio) sulla sua precedente esperienza nell’economia privata, utilizzando un lessico che tradisce questa sua matrice (“capitale di investimento dei collegi dei docenti”, “capitale d’investimento supplementare”, …).
Un linguaggio decisamente inappropriato per parlare della scuola dell’obbligo; ma che getta una luce inquietante sui rapporti che animano i sostenitori della SCV, in particolare laddove, molto spesso, insistono sulla necessità che la scuola si “adegui” ai valori e alle esigenze “dell’economia”.
Alla luce di queste brevi considerazioni chiedo al Consiglio di Stato:
1. Può un dirigente scolastico usare l’indirizzario edu.ti.ch per fare propaganda in occasione di un voto popolare?
2. La direttrice della scuola media di Caslano ha chiesto e ottenuto il permesso dal DECS, che impone ai funzionari, e in particolare ai funzionari dirigenti, un rigido controllo quando, ad esempio, si esprimono pubblicamente?
3. È, questo richiamo all’economia privata, un auspicato indirizzo della gestione futura nella ScV?
* Interrogazione al Consiglio di Stato del Deputato MPS Matteo Pronzini del 13 settembre 2018.