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Si è presentata ufficialmente lo scorso 10 novembre, con una conferenza cantonale a Bellinzona, la lista che MPS-POP-Indipendenti presenteranno alle prossime elezioni cantonali del 7 aprile 2019.
La lista per il Gran Consiglio è ancora in via di definizione, mentre quella per il Consiglio di Stato ha potuto essere proclamata proprio nel corso di questa conferenza.
A farne parte saranno tre donne e due uomini: Simona Arigoni di Balerna, Angelica Lepori di Bellinzona, Claudia Leu di Monteceneri, Matteo Pronzini di Bellinzona e Leonardo Schmid di Locarno.
Si tratta di compagne e compagni che condividono, tra le altre cose, un tratto fondamentale comune: l’impegno militante nella loro qualità di attiviste nel movimento delle donne o in quello ambientalista, in quello sindacale o in quello di sostegno ai migranti.
Perché è proprio all’insegna del legame e del contatto con i movimenti sociali, con la partecipazione al loro sviluppo e alla loro azione che la presentazione della nostra lista ha voluto segnare un forte legame.
Non a caso, nel suo intervento sul programma elettorale, Pino Sergi, coordinatore dell’MPS, ha affermato: “Ma la nostra ambizione va al di là: vogliamo cercare di dare un contributo decisivo, anche sfruttando la nostra presenza istituzionale, allo sviluppo di una forte opposizione sociale che si manifesti sul terreno, con lotte e campagne di contestazione del governo, del padronato e delle loro politiche. Una presenza istituzionale, per delle forze come quelle che ispirano la nostra lista, ha senso se è al servizio di questo obiettivo, non certo se avesse la stupida pretesa di sostituirlo”.

Un programma d’azione

La discussione si è poi sviluppato attorno al programma elettorale, concepito certo come tale, ma che rappresenta un vero e proprio programma d’azione, cioè una serie di rivendicazioni attorno alle quali strutturare certamente i futuri interventi a livello istituzionale, ma, ancora di più, da utilizzare come strumento per sviluppare campagne, di volta in volta, attorno ai vari temi. Quello presentato era ancora un progetto che verrà affinato nelle prossime settimane, integrando i contributi già emersi nel corso della conferenza e annunciati, su alcuni temi, da altri compagni e compagne che sono intervenuti nella discussione.

Alcune priorità

La discussione ha pure permesso di mettere in luce gli aspetti prioritari attorno ai quali la lista vorrà condurre la propria campagna.
E proprio per segnalare l’importanza di questi temi la conferenza ha adottato una serie di risoluzioni dedicate, in particolare, alle prospettive di difesa dell’Officina, alla lotta contro le discriminazioni da parte del movimento delle donne e la prospettiva dello sciopero femminista del prossimo 14 giugno, la lotta a sostegno dei diritti dei migranti contro la xenofobia e il razzismo.
La discussione ha pure sottolineato la necessità di un intervento continuo e prioritario sul tema della lotta al dumping salariale e sociale.

Un bilancio positivo

Non poteva non essere fatto anche un bilancio dell’azione parlamentare condotta in questi ultimi quattro anni, in particolare attraverso la presenza di Matteo Pronzini in Gran Consiglio: “I rappresentanti che abbiamo avuto in questa legislatura, e penso al lavoro di Matteo, poco si sono curati delle proteste parlamentari e governative per i modi con i quali ha attaccato i contenuti della politica di costoro. Sono abituati al fioretto, hanno trovato sciabolate! Hanno trovato qualcuno che non si è preoccupato di parlare a loro signori, di tirare loro le orecchie invitandoli a maggiore saggezza: no, hanno trovato qualcuno che ne ha denunciato gli intrallazzi, gli interessi, la mancanza di rispetto per i cittadini e le cittadine che non vivono la loro condizione tutto sommato assai privilegiata e che si è preoccupato soprattutto di essere in sintonia con l’esigenza di giustizia sociale che proviene dal paese”.

La lotta prima di tutto

E per sottolineare la centralità, anche in una conferenza elettorale, della mobilitazione sociale come chiave di volta della nostra concezione politica, la conferenza ha preso avvio con due interventi dedicati allo sciopero (anche per richiamare la concomitanza con il centenario dello sciopero generale del 1918). Gianni Frizzo ha evocato la lotta e lo sciopero dei lavoratori dell’Officina; Angelica Lepori ha delineato le prospettive dello sciopero delle donne del prossimo giugno 2019.
Una conferenza all’insegna dell’ottimismo e dell’entusiasmo: necessari per sviluppare quella che, è stato detto, vorrà essere una campagna elettorale attiva.