Mentre continua la vergognosa sceneggiata sui rimborsi, emergono altri particolari sulle attività interne, proprio in questo ambito, dei diversi dipartimenti negli ultimi anni
Ce ne fornisce una interessante, seppur parziale immagine, uno degli allegati alla bozza di rapporto che la sottocommissione finanze della gestione ha trasmesso alla commissione della gestione; una bozza che, come si è potuto leggere sui giornali, ha già suscitato ulteriori controversie e divisioni tra i partiti, i quali sono in disaccordo su tutto, salvo sul fatto che i Consiglieri di Stato non debbano essere obbligati, attraverso una formale richiesta di restituzione, a rendere il maltolto. Ognuno rimborserebbe…à la carte!
In questo allegato, elaborato dal Controllo Cantone delle Finanze (CCF) si passano in rassegna una serie di spese attuate dai diversi dipartimenti e che hanno a che fare con le diverse spese di rappresentanza delle direzione dei Dipartimenti, al di là degli importi riconosciuti ai membri del governo.
Un breve confronto con gli altri dipartimenti (per gli anni 2015-2017) mostra come la direzione del Dipartimento di Norman Gobbi si pasteggi a son da campanin…Vediamoli un po’ più da vicino.
La prima interessante voce è quella relativa a quelle che vengono definite le “spese di rappresentanza” che il rapporto qualifica come “aperitivi e pasti con partecipazione di terzi, omaggi, bevande e consumazioni presso il CdS e i Dipartimenti”. Ebbene, in quanto ad aperitivi Gobbi il magro si abbuffa dieci volte più dell’ascetico e smagrito Vitta. Infatti a questa voce il DI vede una somma in grande crescita, dai 12’774 franchi del 2015 ai 20’048 del 2017, quasi un raddoppio.
Il DFE fa segnare somme che arrivano al massimo a 4’935 franchi (scendendo tra l’altro da questa somma nel 2015 ai 2’548 franchi del 2017). E gli altri sono allineati a queste cifre. Se si prende, ad esempio, il 2017 si constata che le direzioni degli altri quattro dipartimenti messi assieme spendono, per spese di rappresentanza, meno della metà del dipartimento di Gobbi (9’685 franchi in totale per i 4 contro i 20’048 già indicati).
Anche nel dettaglio di queste spese abbiamo cose interessanti. Gobbi si dimostra un ospite squisito, omaggiando a destra e a sinistra. Se le direzioni degli altri dipartimenti non spendono praticamente nulla in omaggio, il DI (nel 2017) spende ben 2’718 franchi…
Lo stesso discorso vale per “spese di rappresentanza (con la presenza di persone esterne all’amministrazione)”. Si tratta, dice il rapporto, di “spese per aperitivi e pranzi/cene alla presenza di persone esterne all’Amministrazione”. Ma anche qui sembra che gli unici affamati siano gli invitati di Gobbi il cui dipartimento svetta con i suoi 11’067 franchi (seguito, molto lontano, dai 2’841 franchi del DECS (si tratta dei dati del 2’017: raddoppiati, nel caso del DI, rispetto a quelli del 2015)
La musica non cambia con la voce “pranzi connessi alle sedute di lavoro del CdS e per eventi dipartimentali”: anche qui il DI di Norman Gobbi spende (nel 2017) quasi tre volte di più di quanto spende il dipartimento più costoso dopo il suo: 4’307 franchi contro i 1’649 del DSS. Una situazione leggermente migliore di quella del 2016 dove Norman era riuscito a spendere ben 6564 franchi (il secondo, ben distanziato, il DFE con 1’954 franchi).
Ci fermiamo qui. Basta e avanza!
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