Il Movimento per il socialismo ha preso atto con interesse e stupore della decisione della Commissione della gestione di segnalare la vicenda del rimborso spese dell’ex-cancelliere Giampiero Gianella al Procuratore Generale.
L’interesse viene dal fatto che la Commissione della gestione abbia reagito velocemente alla segnalazione fatta proprio nella mattina di martedì da Matteo Pronzini che aveva colto come i due rapporti della gestione sulla vicenda dei rimborsi contenessero un’incongruenza di fondo non avendo notato la differenza nel forfait relativo al rimborso dell’ex-cancelliere (5’000 franchi diventati 6’000), già segnalata a suo tempo dal controllo delle finanze e ribadita, ancora di recente, al Consiglio di Stato.
La conferma di una certa superficialità da parte della Commissione che, come detto, sembra essersi velocemente ripresa e riscattata. Anche se ha dovuto dare di tutto questo una narrazione piuttosto fantasiosa (affermando di aver preso conoscenza di “nuovi documenti” che aveva sotto gli occhi da mesi e che avrebbe continuato a non vedere senza la segnalazione del nostro deputato). Ma tant’è: ognuno fa quello che può!
Il nostro stupore nasce invece dal fatto che la Commissione abbia segnalato la vicenda alla Procura pubblica. Una cosa che avremmo fatto anche noi, evidentemente (e che forse è stata fatta proprio per evitare che, ancora una volta, fosse il nostro deputato a procedere in questa direzione). E allora, da dove viene il nostro stupore?
Dal fatto che tutto questo bel mondo ha passato gli ultimi mesi a spiegare che il nostro deputato aveva sbagliato a segnalare queste vicende alla Procura generale, che non aveva capito che tali questioni vanno risolte a “livello politico”, e via di questo passo. Come dimenticare i discorsi fatti in questa direzione dai “pezzi grossi” della classe politica nostrana, a cominciare dal presidente del PLRT (andare a leggere il suo intervento per credere); o, ancora, i pistolotti del direttore del Corriere del Ticino che faceva la morale al nostro deputato proprio per aver scelto di segnalare le cose al PG. Vedremo quali saranno i commenti di fronte ad una decisione che smentisce mesi di prese di posizione.
Lo ripetiamo, pensiamo che sia una decisione giusta, anche perché questa relativa all’ex-cancelliere appartiene, tutto sommato, allo stesso filone di quanto segnalato dall’MPS in materia di rimborsi, vede come protagonisti le stesse persone, è materia sulla quale il Parlamento comunque sarà chiamato a decidere la prossima settimana.
Ma proprio questa decisione della Commissione della gestione non può che confermare che la settimana prossima si deciderà non tra due varianti in materia di rimborso (i due rapporti della Commissione). Si deciderà invece tra chi propone di avviare un percorso giuridico che dia fondamento alle richieste (la proposta di restituzione presentata dal deputato dell’MPS) e chi invece si limita a “raccomandare”, “invitare” (sono i termini che ricorrono nei dispositivi finali dei due rapporti commissionali) il Consiglio di Stato a restituire delle briciole. È questa la posizione degli altri partiti presenti in Parlamento.
Siamo di fronte ad una classe politica ormai boccheggiante: anche quando fa delle cose giuste dimostra tutte le sue contraddizioni e la sua inadeguatezza!