Egregio Presidente della Commissione della Gestione e Finanze
Le scrivo in merito ad un errore sostanziale e formale contenuto nei due rapporti commissionali relativi allo scandalo Rimborsopoli.
Premessa: come indicato nel rapporto di minoranza esso “per quanto riguarda la cronistoria e l’esposizione delle possibili vie di rimborso da seguire e discusse in commissione rimanda al Rapporto di maggioranza”. Di conseguenza in modo acritico e superficiale fa proprio l’errore contenuto al punto 2.2.8 (pagina 5) del rapporto di maggioranza che le segnalo con questo scritto.
A pagina 5 del Rapporto commissionale viene indicato che, in data 20.04.2011, il CdS ha adottato un regolamento interno sui diritti di carica dei Consiglieri di Stato (NAP 44/2011) comprendenti anche:
· la copertura forfettaria delle spese del telefono cellulare di Fr. 300.00 mensili
· un dono, non soggetto ad imposta, a fine mandato sino a Fr. 10’000
· il salario durante l’intero mese di scadenza del mandato e dei due mesi successivi
· l’estensione di detti diritti al Cancelliere, limitando il forfait per spese a Fr. 6’000
Quest’ultimo punto riguardante il Cancelliere risulta errato.
Nella NAP 44/2011 il forfait per spese accordato al cancelliere non era di Fr. 6’000 bensì di Fr. 5’000.
Risulta strano che nessuno dei 17 commissari abbia notato questo errore considerato che nell’allegato 2 del rapporto commissionale il Controllo Cantonale delle Finanze ha chiaramente segnalato questa situazione. Infatti a pagina 2 si può leggere:
L’importo annuo del Cancelliere corrisponde a un’indennità per trasferte di Fr. 6’000 fissata dalla Nap n. 103/2016 e della medesima copertura per telefono cellulare.
Il precedente Cancelliere ha percepito questi importi per trasferte e spese telefoniche dall’introduzione dell’indennità forfettaria nonostante la Nap n. 43/2011 stabiliva invece la cifra di Fr. 5’000 (la stessa cifra era indicata nella Nap 28/99 del 17 maggio 1999).
Dunque, malgrado mesi di riunioni e di approfondimenti, né la sottocommissione finanze composta da eminenti specialisti, né successivamente i 17 membri della Commissione Gestione e Finanze, si sono accorti che in corso d’opera l’ex-cancelliere Gianella è riuscito a far lievitare la propria indennità forfettaria da 5’000 a 6’000 franchi annui non solo senza base legale, ma anche contravvenendo alle relative note a protocollo ( Nap 29/99 del 17 maggio 1999 e Nap 44/11 del 20 aprile 2011).
Questa vostra distrazione è un ulteriore “regalo” all’ex cancelliere Gianella che può essere quantificato in 16’000 franchi (dal 1999 al 2015).
Da parte mia sono esterrefatto dalla superficialità con cui avete affrontato questo dossier. Ma di questo avremo ancora modo di discutere.
Cordiali saluti.
Per l’MPS
Matteo Pronzini
22898_Alta vigilanza – Allegato 2
copia: membri del Gran Consiglio