Dopo aver passato giorni in soffitta a dialogare con i candidati dei partiti di governo (pessime le domande e pessime le risposte, incapaci di concorrere alla formazione di una opinione sulle questioni di fondo), la redazione della Regione è ridiscesa ai piani bassi e ha deciso che bisognava coinvolgere anche i partiti che in governo non sono. Così ha inviato 6 domande ai candidati delle altre liste per il governo con l’idea di creare dei “faccia a faccia” che permettessero ai lettori e alle lettrici di farsi un’opinione. Naturalmente concedendo generosamente un paio di righe per ogni risposta.
Le domande sono, a dir poco, sconcertanti. Ne riportiamo alcune alla lettera: “A scuola smartphone sì o smartphone no?”, “Rotonde o semafori per fluidificare il traffico?”, “La popolazione invecchia : più case per anziani o più cure a domicilio (Sacd/Spitex) ?” Se eletto, e potesse scegliere, quale Dipartimento vorrebbe e perché?”. Domande alle quali, evidentemente, non si può rispondere poiché a tutti appare chiaro che il problemi non possono essere affrontati nei termini posti dalle domande. Ma sostenendo questo non solo si esauriscono i duecento segni messi a disposizione, ma si rischia anche di apparire reticenti. L’unica domanda che sembrerebbe sollevare un tema di un certo interesse (“Salario minimo : sotto quale importo orario non bisogna scendere?” è posta in modo da evitare qualsiasi chiarezza (si continua a parlare di salario orario, che non significa nulla per i lettori e le lettrici); posta in termini di “soglia minima” (non ce ne vogliamo i redattori e le redattrici della Regione) la domanda sembra confezionata apposta per dire che “al di sotto di 20 franchi” non è possibile andare e riecheggia, stranamente, l’atteggiamento di PS e Verdi. Una posizione che non spiega evidentemente nulla e che non è meno indegna di una che propone 19.50 o 19.75. La dignità salariale vale di più di 50 cts l’ora!
Si tratta di 6 domande che sono un’offesa all’intelligenza dei candidati e, soprattutto, dei lettori e delle lettrici; 6 domande che non permettono di creare seriamente un minimo di riflessione e che danno l’impressione, ai lettori e alle lettrici attente, che, dopo aver discusso seriamente in soffitta con i partiti seri, adesso ci si possa un po’ divertire, distendere con le altre liste, facendo domande da sondaggio come quelle che ormai quasi tutti i portali offrono quotidianamente (“doccia o bagno”, “sci o snowboard”, “nutella o vera crema di nocciole”, etc. etc.).
Siamo sicuri che questo modo di procedere e di svilire il dibattito politico riuscirà a far concorrenza persino a Matteo Pelli e alle sue trasmissioni come “sotto a chi tocca”.
Per questa ragione le candidate e i candidati della lista MPS-POP-Indipendenti, pur ringraziando per l’offerta, hanno deciso di declinarla e non invieranno risposte a queste domande. Facendo notare, di passata e con tutta l’umiltà necessaria, che le attività, i temi, le discussioni animate dalle componenti della nostra lista (e in particolare dall’MPS) in questi quattro anni ci pare meritassero un’attenzione diversa e più qualificata da parte della Regione.
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