Tempo di lettura: 2 minuti

Le/i docenti di SI sono impegnati in sede dalle 8.15 del mattino alle 16 del pomeriggio e, se nella struttura esiste la refezione, non dispongono in questo lasso di tempo di nessuna pausa. Senza contare che dopo l’orario scolastico, le/i docenti sono spesso impegnati in colloqui con i genitori, in riunioni interne alla scuola o con altri professionisti che intervengono sui singoli casi, nel lavoro amministrativo in continuo aumento, nella programmazione e preparazione delle attività didattiche e nell’acquisto del materiale.

A mezzogiorno devono gestire il pranzo con i bambini (il cui numero è in aumento a causa del concordato Harmos) e in alcuni comuni, come ad esempio la città di Bellinzona, devono anche pagare il pasto consumato (fr. 120.— al mese).

Si arriva facilmente a giornate di lavoro di 10 ore (senza possibilità di consumare un pasto in santa pace e di scegliere cosa mangiare).

La Legge sulla scuola considera la refezione alla SI come un momento estremamente importante e di socializzazione per i bambini. Senza contare che questa organizzazione risponde alle esigenze delle famiglie nelle quali sempre più spesso entrambi i genitori sono impegnati fuori casa.

Ci troviamo però di fronte ad alcune evidenti contraddizioni. Come mai alla scuola dell’infanzia la refezione è educativa, mentre non lo è in altri ordini di scuola non troppo lontani, come ad esempio la scuola elementare o quella media?

Ma soprattutto, visto che si tratta appunto di un momento educativo importante, come mai le/i docenti di SI, per queste ore di lavoro educativo sono pagati meno che nelle altre ore della giornata?

Com’è possibile che le/i docenti della scuola dell’infanzia non abbiano nemmeno 30 minuti di pausa durante la giornata?

Com’è possibile che esse/essi lavorino in condizioni peggiori rispetto ai valori minimi previsti dalla Legge sul lavoro, che deve essere un punto di riferimento imprescindibile?

Concludendo, come mai in alcuni comuni le/i docenti oltre a consumare il pasto in compagnia di 20/25 bambini, che hanno comunque bisogno di essere seguiti, devono pagare il pasto consumato presso la mensa?

Con questa mozione chiediamo al Consiglio di Stato di:

1. fare in modo che in tutte le scuole dell’infanzia e scuole elementari sia presente un servizio pubblico di refezione;

2. istituire una pausa di almeno 30 minuti durante la giornata, per le/i docenti di SI che lavorano in sedi con refezione;

3. fare in modo che il tempo di lavoro dedicato dalle/dai docenti alla refezione sia pagato come tutto il resto del tempo di lavoro;

4. analizzare la possibilità d’inserire altro personale educativo nelle sedi di SI che possa sostenere e o sostituire le/i docenti in alcuni particolari momenti della giornata e consentire loro di avere una pausa;

5. valutare la possibilità di creare sezioni riservate ai bambini dell’anno facoltativo al fine di rispondere ai loro bisogni particolari e garantire alle/ai docenti migliori condizioni di lavoro.

*Mozione al Consiglio di Stato del Deputato MPS Matteo Pronzini del 11febbraio 2019.