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Pubblichiamo qui di seguito l’intervento della Candidata al Consiglio di Stato per la Lista MPS-POP-indipendenti Claudia Leu in occasione della serata di presentazione della lista del 27.03.19 a Monteceneri.

Perché?

I fatti che stanno avvenendo ci dimostrano ancora una volta di come siamo messi male in questo cantone e di come questo governo, faccia di tutto per dividere il fronte dei salariati e delle salariate. Ancora ieri sera, notizia fresca e con mio grande dispiacere e rabbia, sentivo che 200 operai delle officine di Bellinzona non sosterranno l’iniziativa “giù le mani dalle officine” lanciata anni fa e come logica conseguenza dello sciopero del 2008. Operai che come le sirene di Ulisse, preferiscono ora dar retta alle balle che raccontano governo cantonale e vertici FFS e ciliegina sulla torta, qualcuno di “sinistra” contestando addirittura la legittimità del finanziamento della campagna fatta con i soldi stanziati appunto per lo scopo di non far chiudere le officine. Bassezze e tradimenti questi difficili da mandar giù dopo anni e anni di lotta e promesse di governo, non mantenute.

Ma questo è solo un esempio di come la destra populista borghese, padronato e direi anche con l’incoerenza di una certa sinistra, oramai da anni stanno mettendo in atto misure volte ad attaccare i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici con ogni sorta di spauracchio o capro espiatorio al fine di spostare l’attenzione dai veri problemi e lontano dalle loro responsabilità a una crisi sociale profonda che sembra non aver fine, dividendoci.

Urge più che mai un ritorno a una coscienza collettiva, urge renderci conto che il nostro nemico non è il mio vicino in assistenza o in AI, il mio nemico non è il disoccupato di turno, il mio nemico non è il migrante che fugge istintivamente da guerra e miseria per cercare miglior vita e nemmeno il frontaliere che c’è sempre stato, categorie sociali queste a cui la nostra società scarica tutto il malcontento e persino l’odio razziale con l’approfondirsi della crisi.

In questi 4 anni, l’MPS ha saputo distinguersi da tutte le altre forze politiche proprio perché ha difeso i più deboli, le minoranze, le donne, gli stranieri e si può giustamente affermare che per il governo, il nostro rappresentante al Gran Consiglio, Matteo Pronzini, è una spina dolorosa nel fianco.
Tutti pensano che MPS sia solo Matteo e Pino, ma vi posso garantire che non è così. Diverse sono le donne impegnate e capaci nell’MPS come anche nel POP con Leonardo Schmidt in prima fila.

Tutti e tutte partecipano attivamente a questo nostro movimento nella misura delle proprie possibilità, ma se confronto quello che un manipolo di persone che siamo, è riuscita a smuovere, allora posso proprio dire che siamo l’unica vera opposizione in questo cantone.

Dalla lotta alla privatizzazione degli ospedali di valle, alla privatizzazione delle aziende elettriche di Mendrisio, alla difesa delle officine, al salario minimo, alla eco-socialità del nostro movimento, alle pensioni per i lavoratori statali, alla lotta della parità salariale delle donne, e altri temi ancora, tutti importanti. Sono tutti temi che portiamo avanti da anni, taluni con grande successo.

Alcune pure perse, ma perse con classe quando il 48% della popolazione votante ti dà ragione e hai tutti contro, dai partiti politici senza distinzione a rappresentanti delle forze lavorative quali sindacati di categoria che fanno di tutto meno quello per cui sono pagati.

L’unico strumento che abbiamo a disposizione per creare questa discussione a livello governativo è l’interpellanza, strumento questo messoci a disposizione dalla legge, perché se fosse dato da tutti i rappresentanti di governo, questo strumento ce l’avrebbero già tolto. Ma è proprio qui che possiamo esclamare che siamo l’opposizione. Adesso con alleati il POP e gli indipendenti, vogliamo riconfermare quanto successo nell’ultima legislatura.

Un esempio unico ma emblematico, che la dice tutta, per cosa lottiamo. Dopodiché lascerò la parola a tutti voi ed aprirò le discussioni.

Le ultime esternazioni pubbliche alla televisione TSI del consigliere di stato Gobbi sul salario delle donne, considerato complementare a quello dei mariti o conviventi, e questo nel 2019, dopo più di 100 anni di lotta femminista e articoli costituzionali che prevedono il contrario. È proprio vero che la lotta non ha mai fine.

Ma per favore. Risparmiatemi queste nefandezze.

Grazie per avermi dato la vostra attenzione.