Tempo di lettura: 2 minuti

Secondo le intenzioni delle autorità di Arbedo-Castione dal settembre 2020 40 bambini di Castione dovranno frequentare la scuola dell’infanzia nel bunker situato nel piano interrato delle scuole comunali di via Carrale di Bergamo. Nelle scorse settimane il Legislativo di Arbedo-Castione ha approvato un credito di 725’000 franchi per “adattare” il bunker militare. Si potranno fare tutti gli adattamenti del caso ma rimane il fatto che si tratta comunque di bunker interrato.

I locali adibiti a spogliatoio ed i servizi sono senza finestra; le due aule adibite alle attività quotidiane (attività tranquille), l’aula per il riposino e la mensa hanno una finestra sotto il livello della strada che guardano verso nord.

Di fatto i bambini dovranno per buona parte dell’anno scolastico trascorrere l’interna giornata con luce artificiale!

L’esiguo “giardino” messo a disposizione per i bambini non è contiguo alle aule e per raggiungerlo i bambini dovranno far uno slalom tra diverse barriere architettoniche impossibili da superare per bambini con andicap.

Dal messaggio municipale si apprende che l’autorità cantonale ha “benedetto” quest’assurda proposta:

“Lo studio di fattibilità è stato verificato preliminarmente con i funzionari del DSS, in quanto la situazione attuale si deve adattare alla direttiva cantonale “Edilizia scolastica, schede tecniche, Scuola dell’Infanzia”

Da ultimo – per non sbagliare – il lavoro di progettazione è stato deliberato dal Municipio al team vincitore del discusso e contestato concorso per la nuova realizzazione della Scuola dell’Infanzia, architetti Edy Quaglia e Atelier PeR. Tale delibera, per un totale di 40’000 franchi, è stata fatta prima che il credito venisse approvato dal Legislativo.

Alla luce di queste considerazioni chiediamo al CdS:

1. Come ha potuto, l’autorità cantonale, DSS e DECS, dare il proprio benestare all’installazione di una scuola dell’infanzia in un bunker interrato?

2. La legge sul lavoro impone, per ragioni di salute, che i locali di lavoro devono essere situati al disopra del livello del terreno. Come è possibile che nella citata direttiva cantonale non si preveda il divieto per delle aule scolastiche interrate?

3. Il mandato deliberato dal Municipio a Edy Quaglia e Atelier PeR è un mandato diretto?

 

*Interpellanza del gruppo MPS-POP-Indipendenti – Simona Arigoni, Angelica Lepori, Matteo Pronzini

 

Print Friendly, PDF & Email