Mozione
I fiori per crescere hanno bisogno di sole
Nelle raccomandazioni date dall’autorità cantonale sull’edilizia per la scuola dell’infanzia si legge, fra l’altro, che “L’illuminazione naturale deve essere preferita e studiata in modo da ridurre l’uso di quella artificiale” e che “dal punto di vista pedagogico-didattico, si deve avere a che fare un edificio “vivo”, che proponga interessanti ed irrinunciabili rapporti con lo spazio che lo circonda, alla ricerca di un’ “aula all’aperto “, dove il movimento assume ritmi più dinamici e allo stesso tempo educativi, dove il bambino esplora l’ambiente che lo circonda”.
I contatti visivi, poi, tra interno ed esterno, stanno alla base dell’insegnamento della scuola dell’infanzia, che deve poter sfruttare contemporaneamente gli ambienti interni ed esterni per conseguire i propri fini. Spazi interni che, oltre a tessere strette relazioni con l’esterno, sono un veicolo didattico nella loro forma e nella loro composizione, che guidano il bambino al gioco, alla socializzazione con i compagni e con la maestra, alla soddisfazione delle proprie esigenze di esplorazione e conoscenza.”
Tutto ciò in una “visione interattiva dello sviluppo” per cui la scuola dell’infanzia deve promuovere la formazione di una personalità ricca e armoniosa del bambino, favorendo la curiosità verso la realtà che lo circonda, la motivazione all’apprendere, la capacità di costruire competenze e conoscenze e il rispetto delle norme sociali.” Abbiamo potuto constatare, nei mesi passati, che purtroppo ancora non si tengono in considerazione queste fondamentali basi per far crescere e vivere in un luogo consono e “solare”. Pensiamo in particolare alla decisioni del Municipio di Arbedo Castione di utilizzare un bunker quale aula scolastica di una scuola dell’infanzia.
Con questa mozione chiediamo quindi che il Consiglio di Stato adotti i necessari provvedimenti legislativi affinchè sia vietato l’utilizzo di strutture interrate (bunker o strutture simili) quali aule scolastiche.
Per il gruppo MPS-POP-Indipendenti
Simona Arigoni, Angelica Lepori, Matteo Pronzini