Tempo di lettura: 4 minuti

Interrogazione

Raggiro ai danni dei disoccupati sul portale della SECO: gli URC lasciano i disoccupati in balia di organizzazioni criminali?

La Polizia ha emanato oggi un comunicato, ripreso da diversi media, in cui mette in guardia contro organizzazioni criminali che reclutano persone in cerca di lavoro per poi coinvolgerle in un giro di riciclaggio di denaro.

Tramite offerte di lavoro pubblicate su varie piattaforme online (ad esempio i social media) o siti Internet contraffatti, queste organizzazioni cercano degli “agenti finanziari”, spiega la polizia.

Dimentica però un dettaglio non da poco: questi annunci vengono riportati anche nella Job-Room del sito ufficiale della SECO, quello che i disoccupati iscritti agli URC sono obbligati a consultare (come dimostrano le immagini sotto, inviateci da una persona che ci ha segnalato il caso e sporto denuncia).

Contrariamente a quanto afferma la polizia, le retribuzioni proposte non sono così allettanti: 2’400 franchi per una persona singola al mese e 3’000 per un’azienda. Si tratta di un lavoro amministrativo svolto a domicilio in ambito di elaborazione dei dati che non sembra diverso da molti altri lavoro offerti dal gig economy.

“Informatevi a fondo sul presunto datore di lavoro e sui dettagli delle attività che sareste chiamati a svolgere “, consiglia la polizia. L’impresa che figura sull’annuncio esiste veramente (vittima di “furto di identità”), quindi difficile immaginarsi che si tratti di un raggiro. Inoltre prima della firma del contratto, i compiti non vengono specificati: solo dopo vengono inviate istruzioni dettagliate alla persona raggirata tramite un portale internet. Nelle mail che vengono inviate ai candidati si specifica solo questo:

Unser Unternehmen bildet gute Fachleute aus. Die Ausbildung geht im Arbeitsprozess.

Ihre Aufgaben sind: Hilfe dem Hauptmanager/Unternehmen bei der Abwicklung der Immobiliengeschaefte (Annahme und Bearbeitung von Papieren, allgemeine Buero- und Schreibarbeiten von zu Hause aus, Archivierung).

 

Nel suo comunicato la polizia consiglia anche: “Comunicate i vostri dati bancari e personali soltanto a persone che conoscete e di cui vi fidate”, ma come si fa a ricevere la retribuzione pattuita senza mettere a disposizione i dati bancari e il numero AVS?

La persona che ci ha segnalato il caso ha pure inviato il contratto ricevuto a un sindacato chiedendo consiglio, ma senza risultato (la persona di riferimento non sapeva il tedesco).

Ricordiamo anche che la Legge sull’assicurazione contro la disoccupazione (LADI) obbliga i disoccupati iscritti ad accettare qualsiasi occupazione e che in nessun caso considera inadeguato un lavoro tramite piattaforma internet

  Art. 161Occupazione adeguata

1 Al fine di ridurre il pregiudizio, l’assicurato è tenuto di norma ad accettare senza indugio qualsiasi occupazione.

2 Non è considerata adeguata e di conseguenza è esclusa dall’obbligo di accettazione un’occupazione che: a. non è conforme agli usi professionali e locali, in particolare alle condizioni dei contratti collettivi o normali di lavoro;

b. non tiene convenientemente conto delle capacità e dell’attività precedente dell’assicurato;

c. non è conforme all’età, alla situazione personale o allo stato di salute dell’assicurato;

d.compromette considerevolmente la rioccupazione dell’assicurato nella sua professione, sempre che una simile prospettiva sia realizzabile in tempi ragionevoli;

e. è svolta in un’azienda in cui non si lavora normalmente a causa di un conflitto collettivo di lavoro;

f. necessita di un tragitto di oltre due ore sia per recarsi sul posto di lavoro, sia per il rientro e che non offre la possibilità di un alloggio conveniente nel luogo di lavoro o che, in questo secondo caso, rende notevolmente difficile l’adempimento dell’obbligo di assistenza verso i familiari da parte dell’assicurato;

g. implica da parte del lavoratore un tenersi costantemente a disposizione che supera l’ambito dell’occupazione garantita

h. è svolta in un’azienda che ha effettuato licenziamenti al fine di procedere a riassunzioni o a nuove assunzioni a condizioni di lavoro considerevolmente più sfavorevoli;

i. procura all’assicurato un salario inferiore al 70 per cento del guadagno assicurato, salvo che l’assicurato riceva prestazioni compensative giusta l’articolo 24 (guadagno intermedio); con il consenso della commissione tripartita, l’ufficio regionale di collocamento può eccezionalmente dichiarare adeguata un’occupazione la cui rimunerazione è inferiore al 70 per cento del guadagno assicurato.

 

Ricapitolando: annuncio sul sito ufficiale, lavoro a domicilio simile a molti altri, impresa iscritta a registro di commercio, retribuzione nella norma. Non è difficile immaginare che molti disoccupati abbiano risposto all’annuncio e che, non conoscendo le norme antiriciclaggio, non si siano messi in allarme visto che l’annuncio era sul sito della SECO. Quel che è peggio è che ora le persone raggirate rischiano di essere accusate di riciclaggio di denaro per aver accettato un impiego pubblicato sul sito ufficiale che sono obbligate a consultare.

Claudia Sassi, capo della Sezione del lavoro, intervistata dal portale tio.ch in maggio a proposito del fatto che gli URC non propongono impieghi ai disoccupati, aveva precisato: gli URC hanno il compito di permettere alle persone di avere i mezzi per ritrovare rapidamente un’occupazione, quello dei disoccupati invece è di attivarsi da subito nella ricerca di un nuovo posto di lavoro.”

«Con l’iscrizione all’URC, alla persona che cerca un lavoro vengono dati gli accessi tecnici per entrare sulla piattaforma lavoro.swiss che permette di visualizzare le migliaia di posti di lavoro segnalati agli URC dalle aziende non solo in Ticino, ma in tutta la Svizzera. Questa è la combinazione che riteniamo vincente. Prepariamo le persone affinché ognuno diventi il miglior promotore di sé stesso!».

 Questo prorompente entusiasmo delle autorità competenti non è assolutamente condiviso dai disoccupati che hanno già formulato parecchie critiche in merito agli annunci pubblicati nel portale delle SECO e all’operato degli URC.

Non solo gli URC non sono più uffici di collocamento, visto che non collocano i disoccupati, ma ci si chiede se ora lasciano addirittura le persone in cerca di impiego in balia di organizzazioni criminali, scaricando ogni responsabilità.

Chiediamo pertanto al Lodevole Consiglio di Stato:

  1. quali controlli vengono operati sugli annunci pubblicati sulla Job-Room del sito lavoro.swiss?
  2. Gli URC hanno ricevuto segnalazioni di annunci sospetti?
  3. Gli URC hanno messo in guardia i disoccupati che sul sito ufficiale della SECO potrebbero esserci annunci pericolosi?
  4. Gli URC hanno ricevuto segnalazioni di salari o condizioni di lavoro inadeguati correlati agli annunci di lavoro pubblicati nelle Job-Room?
  5. Le raccomandazioni della polizia non dovrebbero essere applicate in primo luogo dagli URC?
  6. Quanti sono i posti vacanti segnalati? Quanti nel ramo della ristorazione e quanti nell’edilizia?

 

Per il Gruppo MPS-POP-Indipendenti

Simona Arigoni, Angelica Lepori, Matteo Pronzini

 

 

Print Friendly, PDF & Email