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Interpellanza:

Lo scorso 13 gennaio 2020 il portale Tio.ch ha dato la notizia dell’ennesima, grave situazione d’emergenza abitativa nella città di Lugano.

In nove blocchi, con oltre un centinaio di appartamenti, di proprietà della cassa pensione della città di Lugano, in via Industria 20 a Pregassona, dalla scorsa estate tutti i lift sono in panne.

I problemi per gli inquilini sono molteplici: da chi è rimasto bloccato all’interno dei lift a chi ha dovuto letteralmente saltar fuori o, ancora, a chi deve, per raggiungere il suo appartamento, farsi 6 rampe di scale ogni volta. Per gli abitanti anziani o con problemi di salute queste situazioni si trasformano di fatto in segregazione nei propri appartamenti.

Tio.ch riporta che, da settembre, gli abitanti – tranne qualche temerario- hanno smesso di utilizzare il lift, affrontando a piedi i sei piani del palazzo. All’ultimo abitano una 90enne e un 86enne con problemi motorii. Sono costretti a stare chiusi in casa, o a trasferirsi da parenti per giorni. Al terzo piano abita una signora di 74 anni la cui figlia 51enne, malata di sclerosi multipla, in questi ultimi mesi ha dovuto praticamente rinunciare ad uscire all’aria aperta.

Tale situazione chiama in causa non solo le autorità comunali di Lugano, proprietarie di questo centinaio d’appartamenti, ma anche l’autorità cantonale responsabile dell’applicazione della legge sanitaria.

Scopo di questa legge è la promozione e la salvaguardia della salute della popolazione quale bene fondamentale dell’individuo e interesse della collettività nel rispetto della libertà, dignità e integrità della persona umana. Questi scopi vengono, tra gli altri, conseguiti mediante la salvaguardia delle condizioni indispensabili al mantenimento della salubrità dell’ambiente abitativo. Non ci pare che sia quanto avviene in via Industria 20 a Pregassona.

Chiediamo quindi al Consiglio di Stato:

1.    Per quale ragione i proprietari degli stabili di via Industria 20 a Pregassona non hanno provveduto a ristabilire delle condizioni abitative salubri e dunque garantire un ottimale funzionamento degli ascensori?

2.    Negli scorsi anni sono stati fatti i regolari controlli di manutenzione e verifica degli ascensori? Come è possibile che non si sia potuto prevenire queste panne dei 9 ascensori?

3.    Questa vicenda di Lugano interviene negli stessi giorni nei quali è ritornata d’attualità la vicenda degli inquilini di palazzo Carpano a Chiasso. Non vi sono dubbi che il Cantone, di fronte a queste vicende che tendono a moltiplicarsi, ha degli obblighi di vigilanza e intervento che gli derivano dalla Legge sanitaria. Cosa intende intraprendere per fare in modo che la Legge venga rispettata?

Per il gruppo MPS-POP-Indipendenti

Simona Arigoni, Angelica Lepori-Sergi, Matteo Pronzini

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