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(Iniziativa parlamentare elaborata)

Modifica degli articoli 2-3-9 e 10 della Legge sull’esercizio dei diritti politici (LEDP) (del 19 novembre 2018): introduzione del diritto di voto e di eleggibilità a 16 anni

La rivendicazione del diritto di voto e di eleggibilità per chi ha compiuto 16 anni non è, per l’MPS, una trovata dell’ultima ora. Avevamo avanzato tale proposta già nel nostro programma per le elezioni cantonali del 2007 e poi in tutte le consultazioni successive. Anche in occasione dell’ultima revisione della legge sui diritti politici avevamo presentato un emendamento chiedente l’abbassamento del diritto di voto e di eleggibilità a 16 anni.

Vi sarebbero molte ragioni che potrebbero essere citate a sostegno di questa rivendicazione: di ordine sociale, economico, psicologico, etc.: ci limiteremo, tuttavia, all’attualità politica e sociale.

Non sarà sfuggito a nessuno, nemmeno ai più distratti, come la gioventù sia stata, in questi ultimi due anni, una delle protagoniste principali dell’attualità politica e sociale in molti paesi, Svizzera e Ticino compresi.

Le grandi manifestazioni ambientali e quelle contro le discriminazioni di genere hanno visto scendere per le strade in modo preponderante giovani e giovanissimi/e.

La loro presenza, la loro partecipazione attiva, il loro coinvolgimento, tutto questo ha messo in luce una grande prova di maturità civile e civica con la quale governi e parlamenti hanno dovuto, devono e dovranno sempre più confrontarsi.

Questa grande partecipazione ha visto protagonisti, molto spesso, le più giovani generazioni: basti pensare, per restare alle nostre latitudini, la grande partecipazione degli studenti delle scuole medie superiori. Oppure, ancora al fatto che una sedicenne sia diventata il punto di riferimento mondiale per milioni di giovani in lotta contro il riscaldamento globale.

Anche se queste generazioni sono impegnate ed orientate nell’azione politica diretta, questo non toglie che debbano avere il diritto di pronunciarsi anche attraverso la partecipazione elettorale. In un paese in cui le cittadine e i cittadini sono chiamati a pronunciarsi, attraverso i meccanismi della cosiddetta democrazia semidiretta, su questioni politiche concrete, non si capisce per quale ragione questi giovani, pertanto attivi, non debbano poterlo fare. A 22 anni dall’ultima discussione su questo tema, pensiamo sia importante riproporlo.

Alla luce di queste considerazioni presentiamo la seguente Iniziativa parlamentare elaborata tesa a modificare gli articoli 2-3-4-9 e 10 della Legge sull’esercizio dei diritti politici (LEDP) (del 19 novembre 2018).

Gli articoli seguenti sono modificati come segue (sottolineate e in grassetto le modifiche)

Diritto di voto

a) in materia comunale

Art. 2 Ha diritto di voto in materia comunale:

a) ogni cittadino svizzero di sedici anni compiuti, domiciliato da tre mesi in un Comune del Cantone;

b) ogni cittadino ticinese all’estero di sedici anni compiuti il cui Comune di voto ai sensi della legislazione federale è nel Cantone.

b) in materia cantonale

Art. 3 Ha diritto di voto in materia cantonale:

a) ogni cittadino svizzero di sedici anni compiuti, domiciliato da cinque giorni in un Comune del Cantone;

b) ogni cittadino ticinese all’estero di sedici anni compiuti il cui Comune di voto ai sensi della legislazione federale è nel Cantone.

Diritto di eleggibilità

a) elezioni cantonali

Art. 9

1 Nelle elezioni cantonali è eleggibile ogni cittadino svizzero di sedici anni compiuti; sono riservate le norme sull’ineleggibilità e sull’esclusione dai diritti politici.

2 L’eletto non domiciliato in un Comune del Cantone deve prendervi domicilio entro tre mesi dalla pubblicazione dei risultati.

3 Il mancato rispetto del termine comporta la decadenza dalla carica.

b) elezioni comunali

Art. 10 Nelle elezioni comunali è eleggibile ogni cittadino svizzero di sedici anni compiuti domiciliato da tre mesi nel Comune; sono riservate le norme sull’ineleggibilità e sull’esclusione dai diritti politici

Per il gruppo MPS-POP-Indipendenti

Angelica Lepori, Simona Arigoni, Matteo Pronzini

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