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Non è un caso (e sono oggetti lontani tra di loro solo per la loro diversa drammaticità) le vicende che coinvolgono in queste ore l’amministrazione social-liberale (e accoliti diversi) di Bellinzona.

Da un lato la strage di anziani alla casa di Sementina (in poche settimane morto – se teniamo in considerazione solo il COVIS 19 – un quarto degli ospiti e quasi la metà contagiati) con evidenti problemi di gestione dell’emergenza pandemica; dall’altro la vicenda dei sorpassi di spesa in alcuni importanti progetti, scoppiata in questi giorni e che ha portato all’avvio di una inchiesta amministrativa, alla sospensione di un funzionario e all’autosospensione del municipale Paglia.

Nello specifico della vicenda dei sorpassi di spesa, gli stessi non sorprendono. È probabile che alla base di questo vi sia soprattutto una volontà di realizzare in fretta ed ogni costo delle opere da poter poi presentare come la dimostrazione concreta e visibile della nuova città che avanza, che realizza, che si ammoderna e si sviluppa.

Rientra d’altronde in questa filosofia della maggioranza social-liberale che governa Bellinzona il fervore edilizio che la sta accompagnando da ormai qualche anno e che tanti danni sta facendo da un punto di vista ambientale, compromettendo anche l’equilibrio urbano e sociale della città.

Proprio in quest’ottica, nel caso specifico del maggiore dei progetti oggetto della vicenda (quello dello stadio per il quale si ipotizza un sorpasso cospicuo) il gruppo MPS-POP-Indipendenti in Consiglio Comunale si era opposto alla sua realizzazione, in particolare sostenendo che si trattava di un progetto eccessivo, rispetto alle esigenze della città e ai bisogni della popolazione.

Questi problemi di gestione amministrativa si riscontrano poi anche nella gestione del personale che abbiamo a più riprese denunciato e che vedono oggi un diffuso malcontento tra i lavoratori e le lavoratrici della città (dalle vicende della cassa pensione a quelle delle valutazioni periodiche a quelle, recenti, delle forzate vacanze nell’ambito della crisi pandemica).

Una situazione che contrasta e rilancia dubbi su una compagine municipale che, a fronte di questo modo di amministrare, ha avuto il coraggio (sostenuta alla fine ahinoi da tutti i partiti) di triplicare i propri onorari e i rimborsi spese, sostenendo proprio che essi sono giustificati proprio dall’impegno necessario per l’attività di Municipale, per poter seguire meglio e in maniera quasi permanente la macchina amministrativa, per esercitare quella necessaria vigilanza sullo sviluppo dei lavori e dei progetti. Ve li ricordate i discorsi nei quali si parlava dei Municipali, per giustificare questi cospicui aumenti degli onorari e dei rimborsi spesa, come di persone che devono avere ed esercitare capacità manageriali?

Ora vediamo, con i due casi, ai quali abbiamo qui sopra fatto riferimento, che questa capacità di vigilanza e gestione è totalmente venuta meno, con conseguenze drammatiche nel caso della casa per anziani.

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