L’avvocato Paolo Bernasconi, che in Ticino cura gli interessi del gruppo del lusso Kering – quello dei manager della Gucci per intenderci, annuncia che la denuncia presentata dall’MPS sulla mortalità nelle case per anziani sarebbe “fasulla”.
E di cose “fasulle”, l’avvocato Bernasconi se ne intende: una delle sue ultime prodezze è stata quella di riuscire a far sospendere il divieto di esercitare al Liceo privato Fogazzaro di Breganzona, sospettato di favorire il conseguimento di maturità liceali “fasulle” dei propri studenti facendo gli esami presso un liceo amico di Napoli.
Sull’alto profilo morale dell’avvocato Bernasconi non vi è quindi discussione.
Il ragionamento dell’avvocato del gruppo del lusso è chiaro: siccome nessuno ha denunciato alcun caso alla commissione cantonale di vigilanza sanitaria, non vale nemmeno la pena che la Procura apra un’inchiesta penale, come chiedono i deputati dell’MPS.
L’avvocato dell’istituto privato Fogazzaro non è nuovo a questo tipo di ragionamenti. Proprio difendendo il suo istituto aveva sostenuto: “Non è mai stato espresso nessun rimprovero all’istituto riguardo alla qualità dell’insegnamento. Se uno studente sceglie di andare a Napoli la responsabilità è sua, non dell’istituto che prepara lo studente agli esami”. Per fortuna il Parlamento cantonale non ha seguito questo modo di ragionare e ha deciso di modificare le disposizioni di legge affinché cose del genere non possano ripetersi.
Il nostro esposto è in primo luogo un obbligo quale membri del Parlamento cantonale (quel parlamento, come ricorda il direttore di questo stesso giornale, che continua a dormire sonni profondi…). Contrariamente a quanto scrive Bernasconi non abbiamo segnalato indistintamente tutte le case per anziani. Ne abbiamo segnalati 14 (su 68) poiché, in soli 51 giorni, hanno fatto registrare un tasso di decessi tra 8% ed 34% in 51 giorni, qualcosa di tutt’altro che “normale”. Non è escluso che tali decessi siano avvenuti per carenze organizzative o nell’adozione di misure di sicurezza. Se così fosse, si potrebbe configurare il reato di lesioni gravi colpose, perseguibile d’ufficio se in Ticino avessimo una Procura indipendente e minimamente coraggiosa.
Lo stesso Dipartimento della sanità (DSS) avrebbe già da tempo dovuto segnalare la cosa alla commissione di vigilanza sanitaria. Ma come si fa? Il responsabile della vigilanza sulle case sanitarie è il medico cantonale; il quale è pure figura centrale nella commissione di vigilanza sanitaria… È evidente a tutti, persino all’avvocato del lusso, come vanno a finire le cose e perché!
A noi pare, invece, che – non fosse per rispetto verso questi morti e il dolore delle loro famiglie – già da diversi giorni il governo o il DSS avrebbero dovuto attivare la commissione di vigilanza sanitaria. Non è stato fatto e questo la dice lunga.
* articolo apparso sul Corriere del Ticino il 6 maggio 2020