Ogni dipendente del Cantone paga, ogni mese, il premio per gli infortuni non professionali. L’attuale premio è pari quasi all’1% del salario lordo: in media circa un migliaio di franchi all’anno.
Quali rischi copre questo premio? Quelli derivanti da infortuni che avvengono al di fuori del luogo di lavoro e del tempo di lavoro.
È un infortunio professionale un infortunio che colpisce il lavoratore dal momento in cui parte da casa per recarsi al lavoro, durante il lavoro, durante le pause e durante tutte le attività che svolge (di qualsiasi natura esse siano) per ragioni di lavoro.
Invece gli infortuni non professionali (del cui premio stiamo parlando) riguardano quegli infortuni che avvengono a casa o in momenti nei quali il lavoratore non si trova impegnato in attività legate al suo rapporto di lavoro (durante il fine settimana, oppure quando si trova in vacanza).
Se, ad esempio, il consigliere di Stato Vitta è vittima di un infortunio mentre taglia l’erba nel suo giardino il sabato mattina, il suo infortunio vale quanto quello del signor Rossi, tassatore presso l’ACC o della signora Bianchi insegnante di scuola media. Tutti, pur infortunati e inabili al lavoro, riceveranno il salario pieno come previsto dalle disposizioni di legge. Salario che verrà rimborsato allo Stato da parte dell’assicurazione per infortuni non professionali.
Senonché il consigliere Vitta, e come lui gli altri membri del governo, non paga nemmeno un centesimo per questa assicurazione; i suoi subalterni (e tutti i dipendenti del Cantone) devono sborsare in media quasi mille franchi all’anno.
All’MPS questa situazione non sembra equa. Tanto più che questa situazione è vecchia di alcuni decenni (prima i consiglieri di Stato pagavano questo premio come tutti gli altri dipendenti): tuttavia nessuno riesce a spiegare, né a presentare il testo di legge o la direttiva, che ha cambiato questa situazione.
Siamo cioè di fronte non solo ad una situazione iniqua, ma anche del tutto illegale.
Abbiamo quindi chiesto la restituzione (almeno per gli ultimi anni) dei premi non pagati. Ma il Gran Consiglio si è opposto, con tutti i partiti a difesa di questo privilegio illegale.